Attualità

Al via a Loreto il controllo del vicinato

L'amministrazione comunale è pronta a sperimentare la rete volontaria contro i furti. L'iniziativa partirà a breve in seguito ad una assemblea pubblica dove verranno presentate alla cittadinanza le linee guida

La Basilica di Loreto

LORETO – Con un tavolo tecnico riservato alle forze dell’ordine e una successiva assemblea pubblica per informare e coinvolgere la popolazione, Loreto si prepara a varare il progetto di Controllo del vicinato in collaborazione con l’omonima associazione italiana. L’iniziativa recepisce le indicazioni fornite dalla prefettura in tema di sicurezza e prevenzione dei reati predatori, ed è finalizzata a sviluppare una rete di vicinato funzionale a vigilare l’area intorno alla propria abitazione, trasmettendo informazioni tempestive su situazioni sospette alle forze dell’ordine. Il progetto è in cantiere da quasi due anni e avrebbe dovuto concretizzarsi con la costituzione di un comitato incaricato di segnalare a polizia e carabinieri la presenza di persone o auto indesiderate anche attraverso le nuove tecnologie quali smartphone e app. Qualcosa di molto diverso, insomma, rispetto alle ronde come ha più volte sottolineato il consigliere delegato alla Polizia Locale Giordano Battistoni. La proposta aveva però subito un brusco arresto perchè non erano seguite adesioni sufficienti mentre i comitati di quartiere erano ancora in fase di regolamentazione. «Ora siamo pronti a partire – afferma Battistoni – con il supporto dell’associazione Controllo del vicinato che ci seguirà nelle varie fasi e la fondamentale collaborazione dei comandanti della Polizia Locale e della Stazione dei Carabinieri». Il primo passo sarà «un incontro a porte chiuse con le forze dell’ordine e i rappresentanti dei quartieri in cui verranno presentate le linee guida del progetto. Successivamente convocheremo un’assemblea pubblica per illustrarne finalità e funzionamento alla cittadinanza e raccogliere le adesioni» Controllo del vicinato. A quel punto non rimarrà altro che individuare la figura del responsabile di ciascun quartiere, una sorta coordinatore che funga da tramite fra i residenti della zona e i Presidi delle Forze dell’Ordine.

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