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Aeroporto delle Marche: manifestazione d’interesse da 10 compagnie per aiuti a nuovi voli

Se da una parte si cercano nuovi collegamenti, dall’altra parte resta il nodo licenziamenti per i lavoratori di Aerdorica. Ascani, Segretario generale Fit Cisl Marche: «È ora di agire per non disperdere le professionalità»

ANCONA- Sono dieci le compagnie aeree che hanno risposto all’avviso esplorativo emesso dalla Regione Marche per acquisire le manifestazioni di interesse a partecipare al bando per la concessione di aiuti all’avviamento di nuove rotte di collegamento con l’Aeroporto delle Marche “Raffaello Sanzio”.

«Da adesso – spiega la Regione -, si potrà procedere con la predisposizione del bando. Si precisa che la manifestazione di interesse non è vincolante ai fini della eventuale partecipazione al bando di gara che sarà emanato in seguito».  

La procedura per la concessione di aiuti è regolata dalla Comunicazione Ue 2014/C 99/03 (Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree): gli aiuti all’avviamento non potranno superare, per ciascuna rotta, il 50% dei diritti aeroportuali e per un periodo massimo di 3 annualità. Soddisfatto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

«Siamo contenti perché hanno partecipato ben 10 compagnie aree nazionali e internazionali per 45 collegamenti con aeroporti italiani ed esteri – commenta-. Stiamo lavorando per il rilancio del nostro aeroporto che consideriamo fondamentale non solo per rafforzare il turismo e la mobilità da e verso le Marche, ma soprattutto come essenziale fattore di sviluppo della nostra regione».

Le compagnie aeree che hanno manifestato interesse per i nuovi voli di collegamento con l’Aeroporto Sanzio sono: AirCorsica; Alitalia; Bulgarian Air Charter; Dat; easyJet; Eden Viaggi; Nordica; Transavia; Volotea; Wizzair.

Se da una parte si cercano nuovi collegamenti da e per lo scalo di Falconara, dall’altra parte resta il nodo licenziamenti per i lavoratori di Aerdorica. Dopo l’incontro del 27 dicembre 2019, ieri (3 febbraio 2020) i sindacati hanno incontrato nuovamente l’amministrazione della società che gestisce il Sanzio per valutare e provare a dare soluzione alle difficoltà economiche – finanziarie in cui versa l’azienda e scongiurare il licenziamento dei 23 esuberi individuati.

«Dalla trattativa, complessa e difficoltosa, è emersa la volontà dell’azienda di verificare immediatamente la possibilità di esodare consensualmente un ulteriore contingente di personale dipendente: ad oggi potrebbero essere in uscita da 5 a 10 unità. Immediatamente dopo, si valuterà l’opportunità di accogliere richieste di part time volontario. L’iniziativa potrebbe rappresentare un valido strumento per ridurre al minimo l’impatto delle uscite per licenziamento – spiega Roberto Ascani, Segretario generale Fit Cisl Marche -. Permane una distanza significativa sull’intenzione da parte aziendale di esternalizzare le attività di security, oltretutto senza una chiara e perentoria applicazione della clausola sociale».

A fronte dei sacrifici dei lavoratori, delle azioni di razionalizzazione ed efficientamento, Ascani chiede alla Regione Marche iniziative urgenti a sostegno di una campagna di promozione turistica, e quindi di attivare al più presto il bando pubblico per le nuove rotte.

«Senza l’avvio e il completamento del bando rimangono incerte, se non impossibili, tutte quelle iniziative di sviluppo dell’aeroporto più volte auspicate. La pubblicazione, il relativo finanziamento e la conclusione in tempi certi del bando rappresentano un obiettivo strategico bipartisan da perseguire con il coinvolgimento di tutte le forze politiche, di maggioranza ed opposizione – commenta Ascani-. Il tempo dei tentennamenti, per chi ha a cuore lo sviluppo dell’aeroporto “Raffaello Sanzio” e del territorio su cui opera, sta per volgere al termine. È ora di agire, ognuno per la sua parte, se non si vuole procrastinare nel tempo un sviluppo possibile e se non si vogliono disperdere quelle professionalità presenti nei lavoratori e nelle lavoratrici operanti nell’Aeroporto delle Marche».