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Aeroporto delle Marche, Ricci: «Al numero uno per disservizi, dobbiamo voltare pagina»

Il candidato alla Regione: «Serve una strategia vera, non possiamo avere 5 voli giornalieri. Basta mediocrità»

Matteo Ricci

PESARO – Aeroporto delle Marche, Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche, commenta i dati riportati da ItaliaRimborso, che attestano le Marche, e quindi l’aeroporto di Falconara, come la regione con il maggior numero di disservizi in Italia.

«Le Marche meritano molto di più. Non possiamo accontentarci della mediocrità, dobbiamo diventare grandi. Serve una regione che abbia il coraggio di alzare l’asticella, di investire in infrastrutture moderne e funzionali. L’aeroporto di Falconara, oggi, è il simbolo di chi si accontenta di sedersi nelle mediocrità, che non funziona come potrebbe e che va cambiato».

«Sono dati inaccettabili per una regione che punta realmente sulle infrastrutture. Ritardi continui, voli cancellati, pochi collegamenti attivi: tutto questo danneggia non solo i passeggeri, ma l’intera economia regionale. Non possiamo continuare a far finta di niente», afferma Ricci.
«Possiamo accontentarci di un aeroporto che ha solo 5 voli al giorno? Possiamo tollerare che il controllo bagagli si faccia su tavoli di truciolare? È questo l’aeroporto forte e competitivo che serve alle Marche? Io penso di no – dichiara il candidato presidente che sottolinea poi l’urgenza di una strategia condivisa a livello interregionale – nel Centro Italia ci sono quattro aeroporti (Falconara, Rimini, Pescara, Perugia) che, se continuano a farsi la guerra, sono destinati alla chiusura. Serve una regia comune, un’integrazione territoriale vera, dove ogni aeroporto abbia una funzione specifica e complementare».
Ricci poi si focalizza sui voli di continuità: «Oggi viaggiano vuoti. Sono stati una conquista importante, li ho sostenuti in prima persona, ma senza un piano di rilancio serio diventano solo uno spreco di risorse pubbliche. Finiamola con i proclami. Le infrastrutture devono portare persone nelle Marche, non servono solo a tagliare nastri per la propaganda. Basta mediocrità, basta disservizi. Questa regione merita molto di più. Se vogliamo tornare ad essere protagonisti, dobbiamo cambiare passo e puntare in alto per fare le Marche grandi!».