Ancona-Osimo

Ad Ancona una rete per l’oncologia

Nella facoltà di Medicina si è svolta la prima riunione della Marcangola, con l’obiettivo di dar vita ad una rete di protezione intorno a coloro che operano nel campo dell’oncologia

La prima riunione della Marcangola (Foto: Univpm)

ANCONA – Dar vita ad una rete di protezione intorno a coloro che vivono e operano nel campo dell’oncologia. Con questo obiettivo ieri si è svolta, presso la facoltà di Medicina, la prima riunione della Marcangola, ovvero il forum delle associazioni di volontariato che operano in ambito oncologico marchigiano, già protagoniste dell’evento organizzato il 26 novembre scorso alla Mole Vanvitelliana dalla professoressa Rossana Berardi, direttore della Clinica di Oncologica Medica dell’Università Politecnica della Marche e dal dottor Renato Bisonni, dirigente medico presso l’Oncologia di Fermo.

Dietro alla parola cancro si celano infatti le storie di tante persone: pazienti, familiari, medici, infermieri e volontari. La richiesta di conoscenza, di informazioni e di aiuto rappresenta così un’esigenza fortissima per i pazienti oncologici ma anche per coloro che stanno al loro fianco. Durante la riunione le associazioni coinvolte si sono impegnate a realizzare concretamente 5 punti: formazione di alta qualità per volontari e per coloro che operano in ambito di assistenza oncologica; creazione di strumenti con cui garantire raccordo di informazioni soprattutto relative alle associazioni di volontariato; un interlocutore politico regionale che possa rispondere alle esigenze delle associazioni; l’inclusione delle associazioni all’interno della costituenda rete oncologica marchigiana; la presenza dello psiconcologo certificato.

«E’ sempre più chiaro – ha dichiarato Michele Caporossi, direttore generale Ospedali Riuniti di Ancona – che non c’è futuro per la sanità pubblica senza il riconoscimento del ruolo del volontariato come comprimario. Il terzo protagonista sono le aziende farmaceutiche e biomedicali operanti nel territorio regionale. Tutti insieme possiamo costituire il cluster della salute inteso come alleanza strategica per combattere questa malattia senza aspettare che si calino dall’alto o da fuori le soluzioni tecnologiche pensate altrove. Da soli, in forza di una attiva rete regionale, possiamo raggiungere traguardi oggi impensabili».

La formazione di qualità per lavoratori e volontari è coordinata dall’Univpm. «L’università si impegnerà nella progettazione -ha dichiarato il rettore Sauro Longhi – e nello viluppo di specifici percorsi di formazione capaci di rafforzare e valorizzare le competenze e le capacità dei tanti volontari che collaborano con il sistema sanitario per l’assistenza dei malati, anche in particolari esperimenti molto innovativi come la rete degli Hospice sempre più presenti e attivi nel territorio e frutto del lavoro e della dedizione di tanti volontari».

«L’incontro è stato estremamente costruttivo e produttivo – ha detto la Berardi – Marcangola è di fatto una rete regionale di associazioni che ha piena volontà di migliorare il percorso di cura e di guarigione dei pazienti oncologici marchigiani. Abbiamo già creato dei gruppi di lavoro». Due gli obiettivi primari per il dottor  Bisonni: «programmare la formazione degli operatori e realizzare un sito web regionale che possa fornire informazioni utili ai pazienti».

Ti potrebbero interessare