Ancona-Osimo

Ad Ancona arriva il regolamento per la tutela e il benessere degli animali

I fenomeni di inciviltà e di negligenza dei padroni hanno spinto l'amministrazione a redigere un testo di riferimento. A chi trasgredisce sanzioni fino a 500 euro

ANCONA – Ancona avrà presto un regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali. La giunta lo ha approvato e ora il documento passerà in consiglio. I fenomeni di inciviltà e di negligenza dei padroni nei confronti degli animali hanno spinto l’amministrazione a redigere il documento.

Il 9 febbraio 2015 era già stata approvata una mozione sulla stesura di un regolamento presentata dal capogruppo dei Verdi Michele Polenta. Dopodiché l’amministrazione ha coinvolto le associazioni animaliste per affrontare nuovamente il tema che finora è stato disciplinato solo con due ordinanze. I primi articoli riguardano alcuni divieti dei detentori di animali, tra cui quelli di abbandono, avvelenamento e accattonaggio. “Al fine di tutelare la salute e il benessere degli animali – recita l’articolo 11 – è vietato esibire o utilizzare animali, di qualsiasi specie ed età, tenuti in modo tale da suscitare l’altrui pietà, per la pratica dell’accattonaggio”. Oltre alla sanzione amministrativa, gli animali non iscritti all’anagrafe ufficiale verranno sottoposti a sequestro cautelare e trasferiti nella struttura sanitaria comunale di riferimento.

«Un altro capitolo a parte – dice Emma Capogrossi, assessora alle Politiche sociali e sanitarie – riguarda il libero accesso degli animali nei luoghi pubblici, privati e sui mezzi di trasporto, ad eccezione di quei posti che abbiano ottenuto apposita deroga. L’importante è che vengano tenuti al guinzaglio dai proprietari, che dovranno obbligatoriamente portare con loro anche la museruola da far indossare all’occorrenza. Per i gatti invece è obbligatorio il trasportino».

L’accesso è consentito anche nei giardini, parchi, spiagge, con esclusione delle aree destinate e attrezzate a particolari scopi, come le aree di gioco per i bambini. Nel caso del trasporto pubblico su taxi, “i conducenti hanno la facoltà, tramite preventiva comunicazione telefonica se prenotati, di rifiutare il trasporto di animali di grossa taglia; quelli di piccola taglia sono sempre ammessi al trasporto, purché tenuti in grembo. I gatti sono ammessi al trasporto se sono alloggiati in un trasportino”. Nei giardini, parchi ed altre aree verdi di uso pubblico, verranno realizzati spazi destinati ai cani, individuati con appositi cartelli e delimitazioni e dotati delle opportune attrezzature. Qui i cani potranno muoversi, correre e giocare liberamente, senza guinzaglio e museruola. Nelle aree di libera fruizione dell’arenile, “nei periodi e negli orari previsti e opportunamente segnalati, è consentito l’accesso agli animali d’affezione, purché condotti con apposito guinzaglio dal proprietario o da altro detentore”.

Per quanto riguarda i cani, i proprietari avranno chiaramente l’obbligo di iscrizione all’anagrafe canina e quello di raccolta delle deiezioni. “I cani – si legge nell’articolo 30 – per i bisogni fisiologici, dovrebbero essere preferibilmente condotti negli spazi di terra in prossimità di alberi, negli spazi verdi, nelle aree attrezzate dei parchi pubblici e in prossimità degli scolatoi a margine dei marciapiedi. In ogni caso i proprietari o i detentori sono obbligati all’immediata raccolta delle feci emesse dai loro animali, in modo da preservare lo stato di igiene e decoro del luogo. A tal fine gli accompagnatori dei cani hanno l’obbligo di essere muniti di palette ecologiche o altra attrezzatura idonea all’asportazione delle deiezioni. Sono esentati i non vedenti accompagnati da cani guida e particolari categorie di portatori di handicap impossibilitati alla effettuazione della raccolta delle feci”.

Chiunque commetterà una violazione del regolamento, salvo i casi in cui la sanzione sia stabilita da un disposizione normativa statale o regionale, sarà soggetto a una sanzione amministrativa che va da 77 a 500 euro. Gli importi saranno introitati in un apposito capitolo di bilancio e destinati alla tutela e al benessere degli animali.

 

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