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A Fano soltanto 37 poliziotti. L’appello del sindacato: «Risorse per garantire sicurezza, la politica intervenga»

Dopo il sit in andato in scena ieri è arrivata la solidarietà da parte del Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini

FANO – Venerdì il SIULP, insieme ai colleghi, ha manifestato davanti al Commissariato di Fano per lanciare un appello agli amministratori e agli esponenti politici locali: una città importante come Fano ha diritto a un presidio di Polizia in grado di dare risposte concrete alle esigenze di sicurezza dei cittadini e di consentire un efficace contrasto ai tanti fenomeni di criminalità diffusa che generano allarme sociale.

A denunciare la situazione è Marco Lanzi Segretario Provinciale Siulp Pesaro: «Questi numeri attestano che, negli ultimi tre anni circa, il Commissariato è stato fortemente depotenziato dal punto di vista operativo. Inoltre, rispetto ai 43 dipendenti del ruolo ordinario previsti dalla pianta organica (assolutamente inadeguata) attualmente in servizio vi sono soltanto 37 poliziotti, con una età media generale di circa 50 anni e di circa 55 anni per il ruolo Sovrintendenti e Ispettori. Un dato è veramente emblematico: con il prossimo arrivo di un poliziotto il ruolo Agenti Assistenti, ossia quello dei colleghi assegnati al servizio di controllo del territorio, fondamentali per garantire la sorveglianza della struttura e la reale presenza delle Volanti, il Commissariato di Fano avrà soltanto 16 Operatori rispetto ai 23 previsti. È del tutto evidente come, in queste condizioni, considerando anche le ferie, le malattie, i permessi per maternità e per l’assistenza a disabili ex lege 104/1992, sia impossibile assicurare con efficacia e continuità il controllo del territorio».

«Inoltre – prosegue Lanzi – il personale di un Commissariato è chiamato a garantire innumerevoli altri servizi: è spesso impegnato in servizi di ordine pubblico (incontri di calcio e sportivi in genere, manifestazioni di protesta, eventi culturali e musicali…), in importanti e delicate attività investigative (a cominciare dai delicati casi di codice rosso, in contino aumento), ha il compito di rilasciare i passaporti e le licenze armi, di ricevere le denunce e le istanze dei permessi di soggiorno oltre a svolgere tante altre attività amministrative e burocratiche. Anche in questo caso il personale è ridotto oramai ai minimi termini: solo due poliziotti all’Ufficio Immigrazione, 3 all’Informativa, 5 alla Polizia Anticrimine».

E conclude: «Più volte abbiamo anche sollecitato i vari Questori ad accogliere le richieste di trasferimento interne dalla Questura al Commissariato di Fano ma, come abbiamo riportato, negli ultimi tempi solo la domanda di un Agente è stata accolta. L’anno scorso, dei 9 rinforzi estivi assegnati alla nostra provincia nel periodo estivo, neanche un Operatore fu aggregato a Fano. Quest’anno altri nove colleghi, dei quali sette Agenti in prova, saranno aggregati dal 5 luglio al 28 agosto a Pesaro. Il Questore ci ha informato che due di loro saranno aggregati a Fano. È come una goccia nel mare, una misura limitata e temporanea chiaramente insufficiente a modificare lo stato della sicurezza del territorio fanese: solo un reale ed incisivo impegno politico può veramente portare dei miglioramenti. In questo senso e con tale finalità, come poliziotti ma soprattutto come cittadini, oggi rivolgiamo un appello a tutti i politici e in particolare a coloro che sono espressione del nostro territorio nelle varie sedi istituzionali locali, regionali e nazionali».

«Piena solidarietà agli agenti di Polizia che manifestano per sottoporre all’attenzione generale le numerose criticità che gravano sul loro lavoro quotidiano». Ad esprimerla è il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, in riferimento al sit-in organizzato dalla segreteria provinciale di Pesaro e Urbino del Siulp per la mattina del 7 luglio davanti al Commissariato di Fano.

Latini aveva avuto già modo di affrontare le problematiche in questione nel corso di alcuni incontri con le rappresentanze sindacali, che avevano evidenziato diverse criticità e, in particolar modo, le carenze che si riscontrano in relazione agli organici e alla mancanza di un adeguato turnover.

«Sappiamo – aggiunge il Presidente – quanto sia indispensabile, ancor di più nel tempo attuale, una presenza adeguata delle forze dell’ordine sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini e l’espletamento di molteplici attività in diversi settori. Ecco perché rinnoviamo la nostra solidarietà non mancando di farci carico di azioni ed interventi concreti che possano fornire le risposte attese».

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