Ascoli Piceno-Fermo

Variante Omicron, nel Piceno sette casi positivi

Focolaio partito da un uomo che aveva già ricevuto la terza dose. In totale 67 classi in quarantena, con il 75% degli studenti vaccinati

Protected health professional Testing for Coronavirus a patient. Foto di Adobe Stock

ASCOLI- La Variante Omicron del coronavirus fa paura anche nel Piceno. Secondo l’Area Vasta 5 sarebbero già sette i casi di persone positive all’infezione polmonare, che hanno contratto questo tipo di variante della Sars2. Tutto sarebbe nato da un uomo che sembra dopo la terza dose di vaccino abbia accusato malori. Il cittadino residente nell’Ascolano ha pensato di sottoporsi al test. Il risultato del tampone molecolare, è stato chiaro: variante Omicron.

Il tracciamento dei contatti

Il tracciamento dei suoi contatti, familiari e conoscenti ha fatto poi emergere che almeno altre sei persone sarebbero state contagiate dal virus. Secondo l’Area Vasta 5, quattro di loro avrebbero in corpo la variante Omicron. I campioni prelevati negli individui che erano stati a contatto con l’uomo sarebbero stati esaminati dai laboratori sia dell’ospedale Mazzoni di Ascoli che da quelli di Torrette di Ancona.

Nella provincia 116 positivi

Intanto nel Piceno, per rimanere in tema di contagi, sembra che si siano registrati altri 116 casi di positività nell’ultima giornata. Un anziano di 80 anni di Montalto ospite della Residenza Valdaso è deceduto.

Scuole con 67 classi in quarantena

Quadro preoccupante anche per il sistema scolastico della provincia di Ascoli, dove sono ormai arrivare a 67 le classi in quarantena a causa di studenti o docenti e personale degli istituti risultati positivi al virus, con varianti diverse. E 113 sono le classi che svolgono lezioni a distanza. Sempre nel Piceno, il 75% degli studenti tra i 12 i 19 anni è vaccinato. Ma evidentemente questo non basta per allontanare lo spettro della malattia. Forse sarebbe il caso di valutare nuovi metodi di prevenzione e cura, oltre che di gestione dell’emergenza invece di continuare a spezzare l’anno scolastico dei ragazzi con continui cambiamenti che provocano disagi fisici e psicologici non indifferenti.

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