Ascoli Piceno-Fermo

Tour nel Piceno per il ministro Lollobrigida: incontro con apicoltori e pescatori

L'esponente del Governo ha anche aderito alla protesta della marineria rivierasca, prima di approdare sotto le cento torri

Il ministro Lollobrigida ad Ascoli, ieri sera, in piazza del Popolo

ASCOLI – Il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ieri sera (venerdì 14 luglio) ha fatto tappa nuovamente ad Ascoli. L’esponente del Governo era atteso intorno alle 19.30 ma si è presentato intorno alle 22, per presenziare all’inaugurazione del progetto pilota denominato ‘Api Gold Picene’, promosso dal Comune per difendere la biodiversità attraverso la salvaguardia delle api.

L’intervento

Per l’occasione, la cornice di Piazza Arringo ha ospitato il van ‘Ape Maia’, che ha permesso per tutto il pomeriggio di conoscere ed approfondire il mondo delle api, attirando l’attenzione sull’importanza della biodiversità per la vita dell’uomo, attraverso la didattica, il recupero degli sciami fino ad arrivare al soccorso degli apicoltori in difficoltà. Un vero e proprio centro di educazione mobile per favore l’aggregazione giovanile e l’inclusione sociale. Presenti, alla visita del ministro, anche il sindaco Marco Fioravanti, l’assessore regionale Andrea Maria Antonini, il governatore Francesco Acquaroli e gli onorevoli del Piceno. «È necessario tutelare e conservare la specie delle api – ha detto il ministro, rivolgendo anche i suoi complimenti ai tanti apicoltori presenti in città -. Come Governo, stiamo attenti alla salvaguardia della biodiversità e alle specie animali. Da questo punto di vista, dunque, promettiamo il massimo impegno».

L’altro fronte

Poche parole, quindi, quelle pronunciate ad Ascoli dal ministro Lollobrigida il quale, sempre ieri, era stato anche a San Benedetto del Tronto per partecipare all’inaugurazione del villaggio della Coldiretti e per aderire alla protesta dei pescatori contro i divieti Ue relativi alla pesca a strascico. «L’agricoltura è degli agricoltori, la pesca dei pescatori – ha spiegato Lollobrigida -. L’innovazione del settore primario non può basarsi sulla produzione di cibo delocalizzato, creato in bioreattori o stampato in 3d. I progressi devono essere legati all’esperienza, alla storia, al territorio e alla professionalità delle persone. Lavoriamo sì, per un’agricoltura all’avanguardia e veramente sostenibile, ma sempre nel solco della tradizionale».

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