Ascoli Piceno-Fermo

Terremoto, ad Ascoli scuole chiuse e tanta paura. Situazione sotto controllo

Tanta paura ma nessun danno ad Ascoli, dopo la scossa di terremoto che ha colpito la regione

ASCOLI PICENO- Torna la paura nelle Marche. Questa mattina 9 novembre alle 7.07 un’ intensa scossa di terremoto è stata avvertita anche in diverse località del Piceno.

Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si tratta di una scossa di 5.7 di magnitudo, registrata sulla costa marchigiana a Pesaro- Urbino, a 8 kilometri di profondità.

Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile non sono state pervenute segnalazioni di danni a persone o cose ma diverse chiamate per la verifica di eventuali crepe o lesioni nelle abitazioni.

Anche il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli ha voluto rassicurare tutti: « Stiamo verificando le conseguenze sui territori, vi terremo aggiornati. Mi sono sentito con il capodipartimento della Protezione Civile Curcio e in via cautelativa per il controllo degli edifici scolastici si invitano i Comuni delle Province di Ancona e di Pesaro e Urbino a chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Nelle altre province si valuti caso per caso» .

Massima allerta in tutto il Piceno.

A San Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra Marittima e Monteprandone è stata disposta la chiusura delle scuole e delle Università.

«La forte scossa di terremoto di questa mattina, proprio a ridosso dell’apertura delle scuole, ci ha visti subito impegnati nei sopralluoghi di verifica negli edifici di Monteprandone. Nonostante al momento non si ravvisino problemi strutturali, in via precauzionale, per la sicurezza di studenti, docenti e personale scolastico, ho comunque deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado» ha dichiarato il sindaco Sergio Loggi.

Scuole regolarmente aperte negli altri comuni di Ascoli Piceno.

La situazione nelle zone terremotate

Paura che si è fatta sentire anche nelle zone terremotate.

«Fortunatamente siamo distanti dal Nord ma comunque ci auguriamo che non ci siano stati danni, perchè sappiamo cosa si prova. Non è stata una bella sensazione per nessuno, soprattutto per tutta quella gente che ancora oggi vive nelle casette e che ha subito il dramma del terremoto. Auspichiamo che i nostri concittadini del Nord e dell’Emilia Romagna stiano tranquilli. Nella nostra zona c’è stata tanta paura ma per fortuna non sono stati registrati danni» ha affermato il sindaco di Arquata del Tronto.

Situazione sotto controllo anche ad Acquasanta Terme: «le scuole sono regolarmente aperte a meno che non ci siano delle evoluzioni, ma non credo visto che la faglia riguarda la parte settentrionale delle Marche. Si tratta di un segmento che si trova lungo il sistema di faglia principale di Ancona, di un’estensione importante. Di conseguenza, ha generato un terremoto altrettanto importante, anche se non ha nulla a che vedere con il sisma del 2016. Nella nostra zona, è giusto essere cauti e scegliere le giuste precauzioni nella gestione sia della popolazione che delle scuole che delle diverse strutture. In passato tra Ancona e Senigallia, nel 1930 e nel 1972 si sono verificati dei terremoti importanti, anche di magnitudo intorno al 6, quindi bisogna prestare molta attenzione» ha spiegato il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni.

Verifiche anche nelle strutture di Maltignano: «Da noi la scossa si è sentita molto, ma la situazione è sotto controllo. Le nostre scuole sono tutte nuove, antisismiche. Non dovrebbero avere problemi anche se per una maggiore sicurezza stiamo facendo i sopralluoghi» ha detto il vicesindaco, Monica Mancini Cilla.

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