Ascoli Piceno-Fermo

Superbonus, sistema in tilt: ad Ascoli in stand by circa 1.600 progetti. Tra le cause, l’assenza di manodopera e i costi delle materie prime

I titolari di numerose imprese hanno chiesto al Governo una proroga per quanto riguarda la scadenza della conclusione dei lavori. Ecco cosa sta accadendo

Il Palazzo dell'Arengo ad Ascoli

ASCOLI – L’aumento del costo dei materiali edili, le incertezze legislative, le maestranze che scarseggiano. Queste le principali cause che, ad Ascoli, hanno mandato in tilt i cantieri allestiti beneficiando del cosiddetto Superbonus, tanto che ci sono almeno 1.600 progetti in stand by. Insomma, una vera e propria corsa a ostacoli per chi vuole adeguare le proprie abitazioni beneficiando di tale opportunità. Difatti, il Comune avrebbe autorizzato, al momento, soltanto 400 richieste.

La scadenza per la conclusione dei lavori, in ogni caso, è fissata per la fine del 2023, ma c’è il rischio concreto che tanti cantieri non riusciranno a portare a termine i rispettivi interventi entro quella data. Non è escluso, però, che dal Governo possa arrivare a breve una proroga, anzi questa eventualità è molto probabile. Anche le ditte, in questi mesi, hanno spesso alzato la voce nei confronti del Governo per chiedere di posticipare la scadenza per la conclusione dei vari interventi, almeno di un anno, dunque entro la fine del 2024.

I numeri del Superbonus ad Ascoli

Le richieste, arrivate nell’ascolano, per quanto riguarda il superbonus, sono oltre duemila. Di queste però, solo 400 sono state autorizzate dal Comune. Dunque, ne restano in bilico circa 1.600. Gli uffici comunali stanno lavorando duramente per provare ad accontentare tutti i cittadini e soddisfare tutte le richieste, ma si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo. Infatti, anche molti dei cantieri già avviati sono attualmente bloccati perché scarseggia la manodopera e perché le materie prime hanno raggiunto costi troppo elevati.

Un aumento dei prezzi che non poteva essere previsto nella fase iniziale di avviamento dei lavori. E che rischia di mandare in tilt l’intero sistema.

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