Ascoli Piceno-Fermo

Stop al superbonus, il sindaco di Arquata: «Staccano la spina ai paesi terremotati»

Il primo cittadino del borgo piceno maggiormente devastato dalle scosse chiede che venga fatto un passo indietro dal Governo

Il borgo medievale di Arquata del Tronto distrutto dal terremoto (foto Adobe Stock)

ASCOLI – Stop allo sconto in fattura e alle cessioni dei crediti del Superbonus per le aree terremotate. È quanto prevede il decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri, che sta creando ansia e preoccupazione anche nei territori Piceni colpiti dal sisma del 2016 e dalle scosse successive. Ad Arquata del Tronto, ad esempio, dove ci furono ben 52 vittime, il sindaco Michele Franchi non ha nascosto la propria amarezza, chiedendo a gran voce un aiuto al commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli.

L’appello del sindaco di Arquata, Michele Franchi

«Il commissario ci ha comunicato la scelta del Governo di porre fine a tutte le agevolazioni del superbonus, aggiungendo che si sta già confrontando con il Mef e l’esecutivo per trovare una soluzione – spiega Franchi -. Da sindaco di uno dei comuni più colpiti del cratere dico che per noi staccare la spina del superbonus equivale a staccare la spina alla rinascita del territorio, che ha vitale bisogno e conta fermamente su quelle agevolazioni. Bisogna considerare, infatti, che i comuni più colpiti, come Arquata, Amatrice e Accumoli, fino ad ora non hanno potuto usufruire appieno dei bonus a causa della devastazione del sisma, avendo tutt’oggi alcune porzioni di territorio totalmente inagibili e interdette. Per questi motivi chiediamo un ripensamento da parte del Governo, affinché siano reinserite le agevolazioni per il cratere del sisma o almeno per i comuni più colpiti, indicati nel ‘Testo unico della ricostruzione privata’ e in particolare nell’allegato 7 dell’Ordinanza 130».

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