Ascoli Piceno-Fermo

Sisma, prorogato lo stato di emergenza. Legnini: «Svolta alla ricostruzione»

Il Decreto interessa alcuni aspetti fondamentali per la rinascita delle aree terremotate, come la stabilizzazione del personale. Il punto con il Commissario straordinario e il sindaco di Castelsantangelo sul Nera

I danni del sisma del 2016

Approvato il 15 agosto il Decreto Agosto per il rilancio all’interno del quale sono contenute delle misure importanti per i territori colpiti dal sisma del 2016.

«I temi posti dai territori colpiti dai terremoti del 2016 sono stati concretamente e in grande parte affrontati dal Governo, che ringrazio – il commento del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini per l’accoglimento del pacchetto di misure per il sisma -. Le norme sul sisma contenute nel Decreto di agosto per il rilancio dell’economia sono molto importanti, come lo sono quelle del Decreto semplificazioni approvato qualche settimana fa. Si tratta di disposizioni molto attese nei territori del Centro Italia a partire dalla proroga fino al 2021 dei contratti di lavoro per tutto il personale impegnato nella ricostruzione, tra gli Uffici Speciali e i Comuni e l’avvio della loro stabilizzazione sia pure, per ora, in base alle disponibilità delle Regioni e degli stessi enti locali».

Il decreto di agosto proroga lo stato di emergenza fino al 31 agosto del 2021 con il relativo finanziamento di 300 milioni. E poi nuovi e più equilibrati compensi per i professionisti impegnati nella redazione dei progetti, l’estensione dei benefici fiscali della Zona Franca Urbana a tutto il 2021, il rimborso della Tari non riscossa ai Comuni del cratere, il nuovo regime per le agevolazioni tariffarie sulle utenze e per il recupero delle bollette sospese.

«Insieme a quelle varate poche settimane fa, che prevedono maggiori poteri in capo al Commissario per sbloccare le opere pubbliche complesse, deroghe urbanistiche e semplificazioni delle procedure, sono misure che potranno aiutare ad imprimere una svolta alla ricostruzione, che procede a ritmi ancora troppo lenti. Con il sostegno dell’esecutivo e l’auspicabile forte convergenza dei gruppi di maggioranza e di opposizione, i testi di entrambi i decreti potranno essere ulteriormente migliorati in sede di conversione parlamentare – ha aggiunto Legnini -. In particolare, sarà necessario aumentare il personale che lavora sulla ricostruzione e rafforzare la possibilità di stabilizzarlo, e questo soprattutto nei piccoli comuni, che sono quelli che avranno minori margini economici per assumerli.

Bisognerà apportare anche delle correzioni alle nuove procedure per ricostruire nei centri storici e nelle aree soggette a vincolo paesaggistico stabilite a livello nazionale e che, nelle aree colpite dai terremoti, possono essere un ostacolo. Serve poi una disciplina definita per collegare il Contributo di Autonoma Sistemazione e il termine ultimo per la presentazione delle domande per la riparazione dei danni lievi, oggi fissato al 20 settembre. Occorrerà, inoltre, migliorare il funzionamento del Superbonus edilizio, collegandolo ai contributi pubblici per la ricostruzione nel cratere, e soprattutto – ha aggiunto il Commissario – sarà necessario lavorare su ulteriori misure per lo sviluppo economico dei territori del cratere. La proroga della Zona Franca Urbana è una prima importante risposta, ma occorrono una disciplina stabile sulla fiscalità di vantaggio e incentivi per le imprese».

«In questo modo – ha concluso Legnini – potremo chiudere il cantiere normativo e avremo tutti gli strumenti necessari per dare attuazione al piano, al quale lavoriamo dai difficili mesi dell’emergenza covid-19, per il definitivo decollo della ricostruzione e per promuovere una vera ripartenza del Centro Italia».

Soddisfatto anche il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci. «Sono concorde con il Commissario Legnini in merito alla soddisfazione perché parliamo di un percorso importante che però si deve concretizzare con azioni altrettanto importanti – ha detto -. In merito alla stabilizzazione del personale è fondamentale che almeno per i comuni sotto ai mille abitanti si proceda con l’assegnazione di un contributo economico che tenda appunto a stabilizzare il personale. Abbiamo imparato che l’Italia è piena di emergenza e queste diventerebbero delle risorse importanti da utilizzare poi in futuro; personale che diventerebbe insomma patrimonio della nazione».

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