Ascoli Piceno-Fermo

Sequestrato allevamento abusivo di animali nella vallata del Tronto

L'attività, completamente sconosciuta al Servizio veterinario dell'Area Vasta 5, era ubicata a Spinetoli. Riscontrati anche liquami e rifiuti abbandonati in un deposito irregolare

ASCOLI – Sequestrato dal Servizio veterinario dell’Area Vasta 5 di Ascoli, un allevamento abusivo di animali situato nel territorio di Spinetoli, nella vallata del Tronto. L’operazione, svolta nell’ambito dell’attività di controllo del traffico illecito di animali destinati alla produzione di alimenti, è stata effettuata insieme ai Carabinieri forestali di San Benedetto del Tronto.

In totale sono stati sequestrati 48 capi tra ovini e caprini detenuti all’interno del sito in questione. Militari dell’Arma e operatori sanitari hanno rilevato anche illeciti amministrativi da parte del conduttore dell’allevamento, tra cui l’abbandono incontrollato di rifiuti della produzione (cumuli di letame e liquami in un deposito irregolare).

L’allevamento di Spinetoli era completamente sconosciuto al Servizio Veterinario di Sanità animale dell’Area Vasta 5, e quindi non era mai stato sottoposto ad accertamenti.

Gli ovini e i caprini presenti sul posto sono ora in regime di sequestro fiduciario, in attesa di provvedimenti sanzionatori nei confronti del responsabile dell’attività.

«Il nostro Servizio di Sanità Animale – dichiara il direttore generale dell’Area Vasta 5 di Ascoli, Cesare Milani – ha consolidato un’attività capillare di controllo del territorio, con la preziosa collaborazione dei Carabinieri e della Polizia di Stato, volta a perseguire i reati contro gli animali, a garantire l’igiene delle produzioni alimentari e il rispetto della normativa ambientale. E tutto ciò – aggiunge Milani – operando in ottica One Health come prescritto dalla più recente normativa europea di settore».

«Oggi più che mai – conclude il direttore – i sistemi informativi veterinari messi a disposizione dal Ministero della Salute consentono accertamenti integrati che permettono agevolmente di rilevare non conformità prima difficilmente individuabili a tutela della Salute Pubblica, dell’Ambiente e delle corrette transazioni commerciali».

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