Ascoli Piceno-Fermo

Sanità del Piceno e i 27 “Cavalieri della Repubblica”, i sindacati: «Sdegno, ai veri eroi del Covid neppure un centesimo di premio»

«Chi ha avuto la brillante idea di segnalare all’ignaro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella i nominativi degli “eroi” della sanità Ascolana e Sambenedettese avrebbe potuto, anzi dovuto, effettuare una più approfondita analisi»

L'ospedale Mazzoni di Ascoli

ASCOLI PICENO – «Intendiamo rappresentare il forte sdegno espresso dalla quasi totalità del personale dipendente dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno nel momento in cui, in data 3 giugno u.s., dalla stampa locale, hanno appreso che 27 loro colleghi sono stati nominati “Cavalieri della Repubblica” in quanto “in prima linea contro il Covid”». Così con una nota unitaria i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl Salute e Fials.

«I veri “eroi”, infatti, – spiegano le sigle sindacali – sono stati i tantissimi operatori sanitari i quali, senza che si conoscessero fino in fondo i devastanti effetti del Covid, sono stati costretti a recarsi nelle abitazioni private per effettuare i tamponi; gli infermieri e gli OSS che hanno dovuto indossare veri e propri scafandri per prestare l’assistenza diretta ai pazienti nei reparti Covid, sostenendo turni massacranti, mettendo a rischio la propria incolumità e quella dei loro cari. I “Cavalieri della Repubblica” sono stati loro, quelli che i Rappresentanti delle Istituzioni e i mass media hanno definiti “eroi” ma ai quali, almeno nell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno, non è stato erogato neanche un centesimo di premialità; non solo, non stati pagati i tempi di vestizione e di consegna da ben oltre cinque anni, non vengono concesse le ferie tanto da cumulare fino a cento giorni di congedo ordinario da fruire, non vengono riconosciuti i fondamentali diritti sanciti dal Contratto Nazionale di Lavoro e dalle sentenze della Suprema Corte di Cassazione».

«Chi ha avuto la brillante idea di segnalare all’ignaro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella i nominativi degli “eroi” della sanità Ascolana e Sambenedettese avrebbe potuto, anzi dovuto, effettuare una più approfondita analisi evitando di offendere la pluralità di dipendenti che con la loro abnegazione hanno contribuito in maniera determinante a contenere i tragici effetti della passata pandemia. Sicuramente sarebbe stato più semplice e senz’altro più equa l’iniziativa di attribuire il riconoscimento non ad alcuni fortunati prescelti bensì ai Servizi coinvolti o ancor meglio agli “Operatori” della sanità del territorio Piceno. Tanto era dovuto».

© riproduzione riservata