Ascoli Piceno-Fermo

Sanità picena ancora nel caos: l’Ast approva il piano integrato, sindacati sul piede di guerra

I rappresentanti dei lavoratori attaccano, ancora una volta, la commissaria Carignani: «Condotta inopportuna»

L'ospedale Mazzoni di Ascoli

ASCOLI – È ancora incandescente il clima attorno alla sanità Picena. Anche dopo la presentazione del nuovo piano sanitario regionale, ad Ascoli e San Benedetto del Tronto, da parte del governatore Francesco Acquaroli e dell’assessore Filippo Saltamartini. I sindacati, infatti, sono ancora sul piede di guerra nei confronti della commissaria straordinaria dell’azienda sanitaria territoriale di Ascoli, la Ast appunto, Vania Carignani.

La protesta

L’ultima polemica è stata innescata dalla recente adozione, avvenuta lo scorso 30 marzo, del cosiddetto ‘Piao’, ovvero il piano integrato di attività e organizzazione che riguarda il triennio 2023-2025 da parte della stessa Ast. Il 5 aprile, dunque pochi giorni fa, ne è stata data comunicazione anche alle rappresentanze sindacali, che non hanno affatto gradito. «Considerato che nel piano è inserita la dotazione organica 2023, materia oggetto di confronto ai sensi dell’articolo 6 del contratto collettivo nazionale di lavoro, e che tale confronto deve essere effettuato prima dell’adozione dell’atto, non si comprende come la Carignani possa aver adottato la determina dello scorso 30 marzo – spiegano le sigle sindacali -. Infatti, è stato violato quanto prescritto dalla normativa, attuando, ancora una volta, una condotta antisindacale». A firmare la nota, come al solito, sono state la Fp Cgil, la Cisl Fp, la Uil Fpl, l’Ugl Salute e la Fials.

Gli altri nodi

Il tutto, come detto, a pochi giorni dalla presentazione del nuovo piano da parte della Regione. A tal proposito, vale la pena ricordarlo, durante l’incontro avvenuto sia ad Ascoli che a San Benedetto, le medesime organizzazioni sindacali, intervenute attraverso gli esponenti Giorgio Cipollini e Viola Rossi, hanno illustrato al presidente Acquaroli e all’assessore Saltamartini la drammatica situazione in cui versa il personale dell’Ast di Ascoli. Un particolare riferimento, ovviamente, è andato allo squilibrio dei fondi, al mancato riconoscimento dei tempi di vestizione, alla dotazione organica e al precariato, nonché alla mancata definizione delle procedure per l’attribuzione degli incarichi di funzione. La Regione, tra le varie cose, ha però assicurati ai rappresentanti sindacali che nelle prossime settimane procederà ad erogare un ulteriore finanziamento per l’implementazione dei fondi per risorse decentrate e, a seguire, una ulteriore terza tranche al fine di riallineare gradualmente i fondi del Piceno alla media regionale.

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