Ascoli Piceno-Fermo

All’ospedale di Ascoli cure oncologiche avanzate con due nuovi macchinari

Presentati Tac Simulatore e Accelleratore Lineare attivati grazie a Regione Marche e Asur. Saltamartini chiede lo stop al numero chiuso dei laureati in Medicina

ASCOLI PICENO – Due nuovi e avanzatissimi macchinari per sconfiggere i tumori. Sono quelli che sono ora a disposizione di pazienti e utenti dell’ospedale Mazzoni di Ascoli, grazie al contributo della Regione Marche e dell’Asur. Si tratta di una TAC-Simulatore e di un Accelleratore Lineare. Il primo permette di offrire immagini molto dettagliate di eventuali neoplasie presenti nell’organismo di una persona, il secondo di trattare e distruggere le cellule tumorali. Entrambe le nuove dotazioni tecnologiche sono state installate nel reparto di Radioterapia, diretto da Antonio Ferretti.

Due dotazioni tecnologiche salvavita

La presentazione delle due modernissime apparecchiature “salvavita” è avvenuta oggi presso il nosocomio ascolano, con la partecipazione del direttore Asur Nadia Storti, del direttore Area Vasta 5 Massimo Esposito, degli assessori regionali Filippo Saltamartini, Guido Castelli e Giorgia Latini e del consigliere Andrea Antonini. Nella sala convegni del polo di infermieristica anche i sindaci di Ascoli e San Benedetto, Marco Fioravanti e Antonio Spazzafumo, oltre a delegati di altre Aree Vaste.

Tac -simulatore

Saltamartini per lo stop al numero chiuso dei laureati in medicina

«Le cure oncologiche nelle Marche sono tra le migliori in Italia – ha detto Saltarmatini – e con questo investimento ad Ascoli potenziamo ancora questo settore, a livello locale e regionale. Esso, insieme a personale competente e dotato di umanità dovrà servire non solo a trattare i malati di tumore nel migliore dei modi ma anche a mettere a disposizione di tutti i pazienti marchigiani queste strumentazioni, favorendo un’essenziale mobilità interna. Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’assessore – è quello di creare un sistema sanitario di qualità dotandolo anche di personale e medici in grado di farlo crescere: per questo credo che occorra sospendere per 3 anni il numero chiuso nelle Università e incentivare un rinnovamento degli operatori che sostituiscano quelli che stanno andando in pensione».

Castelli, Saltamartini, Storti ed Esposito

Un’azienda ospedaliera su due plessi

Nello stesso incontro sia il direttore Asur Storti che il sindaco di Ascoli Fioravanti hanno affermato che l’utilizzo di Tac e Accelleratore Lineare 24 ore al giorno farà compiere «un importante passo in avanti» alla sanità locale, con il primo cittadino che ha aggiunto: «Occorre rilanciare una politica sanitaria diffusa sul territorio, che si baserà sempre di più sulla crescita di un azienda ospedaliera unica sviluppata però su due plessi, con il Mazzoni e il Madonna del Soccorso integrati».

Sindaco di San Benedetto critico

Un obiettivo auspicato dal Fioravanti e dalla Giunta regionale, anche se il sindaco di San Benedetto ha tenuto a precisare durante il suo intervento: «Mi auguro che anche nel mio ospedale – ha spiegato Spazzafumo – si tengano presto inaugurazioni come questa di Ascoli».

Nel reparto di Radioterapia, sotto il coordinamento di Antonio Ferretti, lavorano al momento 4 medici, 9 tecnici, 4 infermieri, 2 ausiliari e 2 amministrativi. Il responsabile ha chiesto che la dotazione organica venga potenziata.

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