Ascoli Piceno-Fermo

Sanità, cura delle aritmie cardiache: ad Ascoli sperimentato un nuovo metodo avanzato

L'intervento, realizzato nel reparto di cardiologia dell'ospedale Mazzoni, è il primo in Italia e rappresenta parte di una ricerca di respiro europeo

L'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno

ASCOLI PICENO – Ad Ascoli avviata, prima in Italia, una ricerca scientifica europea per la cura di pazienti che soffrono di extrasistoli ventricolari. Il progetto Vivo Study – che in Europa coinvolge 10 centri e 125 pazienti – è stato attivato presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Mazzoni.

 Approvato dal Comitato Etico della Regione Marche e dal direttore dell’Area Vasta 5 dell’Asur con specifica delibera, è coordinato dal dr. Procolo Marchese e vede come co-ricercatrice la dr.ssa Francesca Gennaro.

Sistema innovativo non invasivo

L’équipe di Ascoli per le cure ventricolari

Obiettivo della ricerca è quello di utilizzare in via preliminare un sistema non invasivo che combina le immagini di una TAC o di una risonanza magnetica cardiaca con i segnali provenienti da un elettrocardiogramma standard e genera un modello 3D del cuore che mostra il punto di partenza delle extrasistoli. «Questo metodo – spiegano dall’Area Vasta 5 – fornirà preziose informazioni al medico ed al paziente riguardo la strategia terapeutica da adottare».

Il paziente che ad Ascoli si è sottoposto alle nuove modalità di cura prima della procedura aveva oltre 27 mila extrasistoli al giorno. Ma poi è stato dimesso senza alcuna aritmia e verrà controllato a distanza di 3, 6 e 12 mesi. 

Con l’intervento realizzato anche con la collaborazione della radiologia, il reparto di Cardiologia dell’ospedale Mazzoni si pone all’avanguardia nel trattamento delle aritmie cardiache.

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