Ascoli Piceno-Fermo

San Benedetto in lutto: addio allo storico musicista Tonino Camiscioni

Era malato da qualche tempo, per anni aveva gestito uno stabilimento balneare nella riviera picena

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lutto nella riviera delle palme. È morto Tonino Camiscioni. Aveva 69 anni e per anni aveva gestito uno stabilimento balneare a San Benedetto del Tronto. Era anche stato musicista e, nel corso della sua vita, aveva creato diversi gruppi musicali. Cugino del rugbista Pierluigi Camiscioni, anch’egli scomparso qualche anno fa, da un po’ di tempo aveva scoperto di avere un brutto male.

Tonino Camiscioni

Il ricordo

Tonino era una persona molto conosciuta in riviera. Aveva tanti passioni, nelle quali riusciva sempre a coinvolgere tutti coloro che aveva al suo fianco. A ricordarlo è il giornalista Patrizio Patrizi, che con lui ha condiviso tanti splendidi momenti. «Se n’è andato l’ultimo dei Camiscioni, Tonino – ricorda Patrizi -. L’ultimo discendente maschio che insieme con tante donne di questa famiglia ha contribuito a scrivere i capitoli della storia moderna di San Benedetto del Tronto. Al nonno Filippo, poi a tutti loro, si deve la realizzazione e l’attività del primo hotel cittadino: il Progresso, ovvero l’avvio di una impresa turistica, perciò dell’accoglienza, che progressivamente ha promosso lo sviluppo del nostro piccolo borgo marinaro. Nel suo volgere la storia cambia e muta i contorni del percorso, perciò il Progresso fu venduto, l’Hotel Camiscioni è diventato appartamenti e negozi, il lungomare ha sviluppato altri contesti. Tonino Camiscioni ha comunque segnato il suo sentiero. Così come ha fatto suo cugino Pierluigi. Tonino ha scritto musica e inventato intrattenimento. Chi non ricorda Rattattù è bene che vada a documentarsi. Uno spettacolo, proposto per anni, che vedeva la partecipazione di personaggi sambenedettesi e di amici, artisti resi tali solo per essere con i piedi sul palcoscenico del Cine Teatro Calabresi: una sorta di musical con parodie delle performances dei migliori coreografi. Un vero spettacolo. E tornando indietro nel tempo, quello degli anni dell’adolescenza, a quando la musica era senso di libertà e di espressione sociale: le gare dei complessi per le quali si è speso investendo tutto il suo impeto giovanile. Beat si diceva allora. E beat era davvero perché oltre a battere il tempo del ritmo si picchiava duro sui costumi di una società che si trovava al confine del post bellico verso l’innovazione. Abbiamo vissuto, con Tonino, ma con tantissimi altri giovani che non avevano ancora solcato i vent’anni, una fantastica generazione. Senza enfasi, nella concretezza dell’ideale di poter essere parte di un cambiamento epocale, nella consapevolezza di poter contribuire a migliorare i rapporti sociali, il dialogo senza distinzione di origine e appartenenza».

L’ultimo saluto

Il funerale di Camiscioni verrà celebrato domani pomeriggio (8 dicembre) alle 15.30 nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, a San Benedetto del Tronto. In tanti, sicuramente, si stringeranno attorno al dolore che in queste ore sta avvolgendo la moglie Giovanna e la figlia Aura.

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