Ascoli Piceno-Fermo

San Benedetto, controlli ad “Alto Impatto” della Polfer: il bilancio

Continuano i servizi ad “Alto Impatto” nelle tre regioni di competenza del Compartimento Polizia Ferroviaria Marche Umbria e Abruzzo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Centosettantasei persone controllate, 2 indagate in stato di libertà, 3 sanzioni amministrative elevate, 4 pattuglie impiegate nei servizi di vigilanza con 11 operatori.

Questi i dati relativi all’attività posta in essere dagli Agenti del Posto Polfer di San Benedetto del Tronto nella giornata del 5 gennaio scorso.

Continuano i servizi ad “Alto Impatto” nelle tre regioni di competenza del Compartimento Polizia Ferroviaria Marche Umbria e Abruzzo. Svolti ormai periodicamente, hanno come obiettivo anche quello di incrementare la percezione di sicurezza in ambito ferroviario e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni grazie alla maggiore visibilità sul territorio delle Forze dell’Ordine.

In questi giorni, muniti anche di smartphone e metal detector gli Agenti sono stati particolarmente impegnati nelle varie stazioni di competenza territoriale allo scopo di prevenire e reprimere i reati in ambito ferroviario, in particolare, al contrasto dell’illegale presenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari e di minori non accompagnati nonché alla prevenzione degli imbrattamenti con graffiti perpetrati in danno dei convogli lasciati in sosta negli scali.

Nel corso dei citati servizi, a San Benedetto del Tronto si è proceduto al controllo di un cittadino ucraino al quale è stato notificato il decreto di revoca del permesso di soggiorno emesso dal Questore di Fermo nel mese di settembre; nella medesima giornata il personale è intervenuto, su richiesta del capotreno, a bordo di un convoglio poiché un cittadino di nazionalità marocchina, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di sostanze alcoliche, ha infastidito i viaggiatori presenti ed alla richiesta del capotreno di scendere dal treno si è rifiutato. Alla vista degli operatori ha opposto resistenza insultandoli e dimenandosi per cui è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e si è proceduto inoltre nei suoi confronti alla notifica dell’avviso orale emesso dal Questore di Verona nel mese di gennaio.

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