Ascoli Piceno-Fermo

Salaria, autovelox ad Arquata, il sindaco Franchi: «Una soluzione per la sicurezza dei cittadini»

Installato lungo la Salaria nella frazione di Trisungo di Arquata del Tronto un autovelox mobile per mettere in sicurezza un tratto di strada pericoloso per la presenza di cantieri e il transito dei mezzi pesanti a grande velocità

ARQUATA DEL TRONTO – Troppi incidenti, troppa la pericolosità lungo la Salaria nel comune di Arquata.

Per risolvere queste problematiche che ogni giorno si verificano su una delle arterie principali di connessione trasversale del Centro Italia, nonché una direttrice fondamentale per lo sviluppo economico delle aree interne colpite dal terremoto, è stato installato un autovelox mobile in zona Trisungo.

La soluzione

«Abbiamo pensato a questa soluzione per la sicurezza anche dei nostri cittadini – ha spiegato Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto -. Si corre troppo, adesso con la presenza di un cantiere e con l’aumento del transito dei mezzi pesanti a grande velocità e i problemi legati alla viabilità, abbiamo ritenuto opportuno installare l’autovelox».

Una soluzione che però ha già creato qualche polemica.

Nei giorni scorsi il comitato spontaneo degli automobilisti ha inviato una missiva alla Polizia Stradale e all’Anas chiedendo di verificare il posizionamento dell’ autovelox. «Sulla Salaria in direzione Roma sono presenti degli accessi (farmacia comunale), tra la segnaletica verticale di preavviso del controllo elettronico della velocità e la postazione temporanea sulla strada al km 150+650 circa, mentre sulla Salaria direzione Ascoli è presente una intersezione stradale, più precisamente il bivio per Arquata del Tronto. Si ricorda che la distanza minima, tra la segnaletica verticale di preavviso e la postazione di rilevamento mobile della velocità, deve essere pari ad ottanta metri come previsto dall’art. 79 comma 3 del regolamento di attuazione del Codice della strada. E’ possibile riscontrare una non corretta installazione della segnaletica verticale di prescrizione del limite di velocità pari a 40 km/h – scrive il comitato-. Sarà nostra cura verificare se il tratto di Salaria compreso tra il km 150+500 al km 151+350 rientri nel centro abitato del Comune di Arquata: se così non fosse il rilevatore in oggetto deve ottemperare a quanto previsto dall’art. 25 comma 2 secondo periodo della Legge 120/10, oltre a verificare la possibilità di installazione di rilevatori di velocità in aree di cantiere».

Il comitato inoltre segnala: «Si ritengono contestabili le multe elevate in data 2 febbraio dal Comune di Arquata agli utenti della strada che si immettono sulla Salaria in direzione Ascoli dal bivio di Arquata e dalla strada in direzione Roma, in quanto sono presenti degli accessi ubicati tra il segnale di preavviso e la postazione temporanea per il rilevamento della velocità».

Immediata la risposta del primo cittadino di Arquata: «In accordo con la polizia locale abbiamo proceduto con tutto l’iter previsto in modo idoneo ed opportuno. Come sempre, ogni volta che vengono messi degli autovelox, si alzano dei polveroni ma noi abbiamo rispettato tutte le normative previste».

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