Ascoli Piceno-Fermo

Ripatransone, al via la “Settimana del fuoco” tra giocolieri, maghi, acrobati e fachiri

In attesa del "cavallo di fuoco" una serie di appuntamenti e stand gastronomici tra le vie del borgo

Il tradizionale "Cavallo di fuoco" di Ripatransone (Foto: ufficio stampa)

RIPATRANSONE – Dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria, torna finalmente a Ripatransone il “cavallo di fuoco“, una fra le manifestazioni folkloristiche e pirotecniche più antiche e singolari d’Italia, nata nel 1682. Come da tradizione, l’evento si svolgerà la sera dell’Ottava di Pasqua, che quest’anno ricorre domenica 24 aprile.

La grande novità è la “Settimana del fuoco”, dal 18 al 24 aprile in progetto ideato dall’amministrazione ripana, in collaborazione con l’associazione “Ho Un’Idea” e il suo progetto “Marche in Strada”, per vivere con allegria e meraviglia l’attesa del Cavallo di Fuoco con stand gastronomici e numerosi eventi che, a partire da, oggi, lunedì di Pasquetta, hanno tra i protagonisti principali artisti italiani e internazionali di grande prestigio, tra giocolieri, fachiri, maghi, clown e acrobati. Inoltre, nel bellissimo teatro Luigi Mercantini verrà illustrata storia del Cavallo di Fuoco con racconti e musica. Tutti gli eventi sono gratuiti.

Cos’è il cavallo di fuoco

Il Cavallo di Fuoco è una fra le manifestazioni folkloristiche e pirotecniche più antiche e singolari d’Italia, nata nella splendida cittadina del Piceno nel 1862. In ricordo di quanto successe, per la prima volta, il 10 maggio di quell’anno in cui un artificiere cavalcò accidentalmente un equino esibendosi in piazza nella data dell’incoronazione della Madonna di San Giovanni. L’appuntamento con il cavallo di fuoco è per domenica 24 ore 21.30 nel centro storico.

Alcuni eventi

Tra i principali show, oggi, lunedì 18 aprile nel teatro Luigi Mercantini andrà in scena l’incredibile “Latin Magic Show” del mago cubano Ernesto Planas Roldan, International Master of Magice vincitore di innumerevoli premi nazionali e internazionali, un autentico innovatore nel mondo della magiacon uno straordinario numero con ombrelli, considerato da molti esperticome il più bello di tutti i tempi. Tra i fachirici sarà l’inglese Thomas Blacktorne, vincitore di numerosi premi in festival internazionali, l’italiano Eugenio Silvestrini, art performer specializzato anche in escapologia e giocoleria, e la storica compagnia Teatro Lunatico. Gli spettacoli che hanno come grande protagonista il fuoco verranno presentati dal messicano Rulas Quetzal, dagli acrobati marchigiani Jump Ite dalla compagnia romana Creme Brulè. La clownerie avrà un eccezionale interprete nell’italiano Agro The Clowne, il circo contemporaneo nell’artista cuneese Juriy Longhi.

  • -ore 17:45 in teatro –Il Cavallo di Fuoco in Musica, a cura dell’ISC Scuola Secondaria di Primo GradoVenerdì 22aprile-ore 19:30 –Teatro Lunatico, spettacolo di fachirismo e mangiafuoco-ore 19:15 –Creme Brulè, spettacolo di danza, fuoco e romanticherieSabato 23aprile-ore 21:00 in teatro –Luigi Mercantini ieri, oggi e… domani?. Narrazione teatrale a cura del Liceo MercantiniDomenica 24 aprile -IL CAVALLO DI FUOCOA cura della Confraternita di San GiovanniIn oltre tre secoli di storia, la ricorrenza si è trasformata arrivando ad avere l’attuale conformazione, in cui la manifestazione pirotecnica serale, di carattere civico, si mescola con la solennità religiosache ha rappresentato l’input della festa.La Domenica in Albis si apre con la celebrazione della Santa Messa nella Cattedrale basilica di San Gregorio Magno (meglio conosciuta come il Duomo)affidata al Vescovo e accompagnata dal 1972 dalla presenza della Corale Madonna di San Giovanni.Terminata la funzione religiosa, a mezzogiorno il Cavallo di Fuocoesce per laprima volta dalla sua rimessa e, accompagnato dal Corpo Bandistico della Città che esegue la Marcia 23 composta dal maestro Vincenzo Guarino, giunge sul sagrato della Cattedrale, dovelo attende il Vescovoper la benedizione.Una volta benedetto, il Cavallo ritorna nella sua rimessae la festa continua, all’incirca verso le 18.45, con la suggestiva processione delle Confraternite, alla quale partecipano la Confraternita della Misericordia e Morte, la Confraternita del SS.mo Sacramento di Sant’Angelo, la Confraternita del Gonfalone, la Confraternita della Madonna di San Giovanni e i Confratelli del Sacro Cuore di Gesù. Durante la processione, accompagnata dal suono della Banda, si porta trionfalmente per le vie del paese il simulacro della Madonna di San Giovanni. La fine delle manifestazioni religiose è attorno le 19.45 quando il simulacro rientra nella cappella della Madonna di San Giovanni (situata all’interno del Duomo) e si cantano le Litanie Lauretane. Alle ore 21.00 inizia il Cavallo di Fuoco!Ad attendere la sua uscita fuori dalla rimessa ci sono principalmente i giovani del luogo che animati dalla passione e dall’amore nei confronti di questa festa, cantano cori per “propiziare” l’avvento del Cavallo. Seguito dalla folla, il cavallo percorre quindi la circonvallazione panoramica fino ad arrivare nel piazzale Cellini, dove il Corpo Bandistico della Città esegue ancora una volta la Marcia 23, divenuta ormai “inno ufficiale” sia della manifestazione, sia della città. Così la Banda e il Cavallo di Fuoco, seguiti dalla folla festante di ragazzi, i quali continuano per tutto il tragitto a cantare cori, giungono attraverso il corso Vittorio Emanuele, in piazza Matteotti-Condivi dove ad attenderlo ci sono migliaia di persone. Il Cavallo compie dunqueun “giro di ricognizione” per controllare la transitabilità e la percorribilità tra la gente. Una volta finito il giro, viene spenta l’illuminazione pubblica e si procede all’accensione della miccia che aziona il meccanismo pirotecnico. Si possono dividere i fuochi artificiali che scaturiscono dal Cavallo in due categorie: quelli sparati tra la gente, e quelli sparati in aria. I primi sono indubbiamente quelli che divertono di più e che comunque creano più scompiglio, dando vita ad un lieve panico tra glispettatori e quindi ad uno sparpagliamento della gente accalcata. I secondi sono invece quelli più affascinanti ed emotivamente coinvolgenti perché creano giochi di luce meravigliosi. I fuochi più comuni possiedono anche nomi popolari: è il caso dei “baffi”, che sparano il fuoco a sinistra e a destra dell’animale, o della “girella” (o “girandola”) che caratterizza l’ultimo momento della manifestazione, il più emotivo.Lo spettacolo ha una durata totale di circa 30 minutieuna volta terminato, il Cavallo di Fuoco viene riportato attraverso nellasua rimessasino all’anno successivo.Ufficio Stampa Lpdi Luigi Pigamob. 3480420650| Email. luigipiga@lp-press.comCS-Settimana-del-Fuoco-2022.docx1 di 3
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