Ascoli Piceno-Fermo

Riforma scolastica, nel Piceno non verrà accorpato nessun istituto

Esulta il presidente della Provincia Sergio Loggi: «Ciò vuol dire che abbiamo lavorato sempre in maniera virtuosa»

Il presidente della Provincia di Ascoli Sergio Loggi e i consiglieri

ASCOLI – Nella provincia ascolana non ci sarà nessun accorpamento per quanto riguarda gli istituti scolastici. Lo conferma la Regione che, in base alla nuova legge sul dimensionamento, nel prossimo anno scolastico perderà ben 19 autonomie rispetto a quelle attuali. Il Piceno, però, non verrà per nulla toccato da questa riforma, essendo in linea con i requisiti previsti dalla normativa per ciò che concerne il rapporto tra autonomie e popolazione scolastica. Questo accade grazie al lavoro svolto in questi anni ed alla lungimiranza nelle scelte di programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa nel territorio.

Il presidente

«Continueremo a mantenere il governo del dimensionamento e dell’offerta formativa nel territorio Piceno – spiega il presidente della Provincia Sergio Loggi – che la legge attribuisce in via esclusiva alla Provincia. E continueremo a farlo nel rispetto della norma, in maniera trasparente ed equilibrata, senza condizionamenti di alcun tipo che potrebbero avere effetti sulla pelle dei nostri studenti. La denatalità è un fatto incontestabile e sui prossimi anni si addensano nubi per le scuole di tutta Italia, anche per via dei progressivi tagli ministeriali che andranno avanti fino al 2027. Concordiamo con il presidente della Regione Francesco Acquaroli sulla necessità di sviluppare un ragionamento di programmazione complessivo e attento, trasformando una imposizione numerica ministeriale in una opportunità per rivedere l’assetto del sistema formativo del territorio in chiave di razionalizzazione. Lo faremo con i tempi ed i modi necessari, concertando un piano che veda al tavolo tutti i soggetti interessati per il solo bene del territorio: sindaci, dirigenti scolastici, mondo dell’economia e del lavoro, forze sociali. Questo significa – conclude il presidente Loggi – un netto rifiuto ad operazioni improvvisate, approssimative e irrituali calate dall’alto, ad ingerenze, scorciatoie o addirittura scavalcamenti contro la norma. La Provincia di Ascoli Piceno, come dimostrano i fatti, in questi anni ha compiuto virtuosamente il suo compito e rappresenta un modello di riferimento. Su questa strada proseguirà anche in futuro, mantenendo come unico riferimento il bene degli studenti e delle loro famiglie».

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