Ascoli Piceno-Fermo

Ricostruzione post-sisma, Legnini firma tre nuove ordinanze: cambia l’approccio alla pianificazione

Si tratta della 105 sulla ricostruzione delle chiese, della 106 per la riorganizzazione della struttura commissariale e della 107 che innova in modo incisivo gli strumenti di urbanistica dei comuni colpiti dal terremoto

Uno degli edifici danneggiati dal sisma del centro Italia
Uno degli edifici danneggiati dal sisma del Centro Italia

Il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha firmato nei giorni scorsi tre nuove ordinanze esaminate nella Cabina di Coordinamento del 21 agosto e del 15 settembre: la 105 sulla ricostruzione delle chiese, la 106 per la riorganizzazione della struttura commissariale e la 107 che innova in modo incisivo gli strumenti di urbanistica dei comuni colpiti dal sisma e attribuisce ai professionisti la facoltà di accedere alla procedura veloce di concessione del contributo introdotta dall’Ordinanza 100.

Insieme alle novità legislative del Decreto legge 76/2020, l’Ordinanza sui Programmi Straordinari di Ricostruzione cambia radicalmente l’approccio alla pianificazione post-sisma, stabilendo i principi della natura facoltativa dei piani attuativi comunali, della possibilità più estesa degli interventi di ricostruzione a prescindere dagli stessi piani e delle modalità di realizzazione delle opere conformi agli edifici preesistenti attraverso la Scia.

Vengono disciplinati i Programmi Straordinari di ricostruzione per i comuni più colpiti seguendo le Linee Guida allegate all’ordinanza. Si tratta di strumenti flessibili che definiscono il quadro organico delle attività di recupero del patrimonio edilizio privato e pubblico e contengono indirizzi, priorità, prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire speditezza, efficacia e qualità della ricostruzione. I PSR (Programmi di sviluppo rurale) potranno disciplinare le deroghe urbanistiche necessarie per ricostruire, deroghe che grazie al decreto 76 sono estese a tutti i comuni del cratere sismico, non solo a quelli più colpiti indicati dall’ordinanza 101.

I Comuni maggiormente colpiti potranno eventualmente decidere una ricostruzione “pubblica”, anche avvalendosi dei nuovi poteri straordinari concessi al Commissario, realizzando un piano generale attuabile per lotti. In questo ambito l’ordinanza suggerisce il ricorso ai concorsi di progettazione per valorizzare il patrimonio immobiliare e prevede l’istituto dell’Udienza Pubblica per consentire la partecipazione dei cittadini alle grandi scelte di pianificazione.

L’articolo 6 dell’ordinanza punta infine al recupero di parte delle oltre 8mila domande di contributo presentate che, secondo le vecchie procedure, sono sottoposte a un’istruttoria lunghissima da parte degli Uffici Speciali della Ricostruzione che dura in media oltre un anno. Gli Uffici Speciali della Ricostruzione proporranno ai progettisti di aderire in via facoltativa al regime semplificato previsto dall’ordinanza 100, producendo la certificazione della legittimità dell’immobile, ai sensi del Dl 76, e della congruità del contributo pubblico, ai sensi dell’ordinanza 100. In caso di mancata adesione i professionisti dovranno darne motivazione sia agli USR che ai proprietari committenti. L’adesione al nuovo regime prevede tempi certi e molto stringenti, da 60 a 110 giorni, per l’esame delle domande e la concessione del contributo.

L’Ordinanza 105 sulla ricostruzione delle chiese, attuando un’altra norma contenuta nel Decreto 76 di luglio, disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette – come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata – a esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. La nuova disciplina riguarda il recupero di oltre 700 chiese già individuate e finanziate dalle ordinanze del Commissario.

«Si tratta di un complesso di norme destinate ad incidere in modo significativo sul processo di ricostruzione – commenta il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma Giovanni Legnini -. A tali ordinanze ne seguiranno altre due in corso di elaborazione: la prima riguarderà la revisione della programmazione delle opere pubbliche mentre con la seconda si provvederà a disciplinare alcune delle problematiche più complesse che ancora ostacolano l’avvio di importanti interventi di ricostruzione privata. Con essa si chiuderà la stagione delle ordinanze parziali e si avvierà la definizione partecipata del testo unico della ricostruzione privata».

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