Ascoli Piceno-Fermo

La ricostruzione post-sisma accelera. Ma per Legnini e Castelli è indispensabile mantenere il ritmo

Via libera a 10263 cantieri di ricostruzione privata nel Centro Italia. L'assessore regionale chiede di intervenire sull'Iva agricola e di stabilizzare il personale degli uffici tecnici

ASCOLI – È indispensabile mantenere il ritmo attuale della ricostruzione post-sisma, che viaggia alla velocità di 25 decreti di approvazione dei lavori al giorno, e che ha permesso di sbloccare nel Centro Italia 3300 cantieri privati solo negli ultimi sei mesi. È quanto auspicano sia il Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini che l’assessore regionale Guido Castelli, intervenuti oggi alla conferenza stampa sulla presentazione del terzo rapporto sullo stato degli interventi nel cratere sismico.

Approvati 10263 decreti di ricostruzione privata

Legnini ha ribadito i numeri già anticipati nei giorni scorsi sulla realtà dei lavori svolti o attuati, a cominciare dalle 10.263 autorizzazioni rilasciate per avviare le opere sul territorio, e che sono la metà delle domande presentate nell’ultimo anno (+60%).

Appello di Legnini a imprese e tecnici

Ma il Commissario, ricordando il fatto che nel cratere sono attive 2650 imprese e 23 mila tecnici ha lanciato un appello affinchè le aziende interessate e i professionisti del settore vengano a lavorare nell’Italia centrale, proprio per consentire agli interventi di ricostruzione privata di non subire rallentamenti. E questo sia perchè ci sono ingenti risorse finanziarie stanziate per l’obiettivo (6 miliardi complessivi) sia perchè finalmente si è realizzata un sinergia efficiente tra Commissariato, Regioni e Comuni in grado – anche grazie alle ordinanza n deroga per i centri più colpiti, ad iniziare da Arquata – di accellerare notevolmente il processo di rinascita delle zone investite dal terremoto nel 2016.

«Questa è la sfida più importante che dobbiamo vincere», ha detto Legnini durante l’incontro, svoltosi a Rieti ma seguito via web da numerosi sindaci delle Marche, dell’Umbria ed altre regioni.

Guido Castelli

Castelli chiede interventi per l’Iva agricola

Dal canto suo l’assessore regionale Guido Castelli ha lodato il lavoro svolto fino ad ora dal Commissario alla ricostruzione, ricordando anche che le Marche sono l’area più colpita dal sisma del 2016 – 45 mila edifici danneggiati – e chiesto però a Legnini di affrontare alcune questioni tecniche esistenti : «È necessario risolvere il problema del rimborso Iva per le imprese agricole e quelle ricettive – ha sostenuto Castelli – che operano in alcuni comparti tra i più rilevanti per l’economia interna regione. Eppoi occorre sollecitare il Governo e il Parlamento a stabilizzare quel personale che lavora negli uffici per la ricostruzione e che è indispensabile per proseguire sulla strada positiva già avviata».

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