Ascoli Piceno-Fermo

Ricostruzione, nuovi finanziamenti a tasso zero per le piccole imprese del cratere sismico

Le domande, a copertura del 100% degli investimenti, vanno presentate dal 14 giugno. Intanto a Pescara del Tronto i residenti scelgono il luogo dove ricostruire il borgo

Arquata del Tronto, foto d'archivio

ASCOLI PICENO – Nuovo bando per finanziamenti a favore delle piccole imprese del cratere sismico. Lo prevede un decreto che porta la firma del Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini. Le domande di agevolazione potranno essere presentate però, solo dal 14 giugno e tramite Invitalia.

Giovanni Legnini

Destinatarie del provvedimento sono le attività già presenti nei comuni terremotati. Il decreto n.159 del 13 aprile va ad approvare la modulistica relativa alla presentazione di nuove richieste di finanziamenti a tasso zero per investimenti di micro, piccole e medie aziende.

I prestiti in questione, rimborsabili in dieci anni con un periodo di 3 anni di preammortamento, saranno a copertura del 100% degli investimenti, fino ad un massimo di 30 mila euro. Attingeranno al Fondo per le emergenze nazionali, incrementato di 300 milioni di euro, in base a quanto previsto per il 2021 dall’articolo 57 del Decreto Agosto (Dl 104/2020) per il Fondo per le emergenze nazionali.

Molto soddisfatta per il nuovo bando la Cna di Ascoli. «Il provvedimento – dichiara il presidente provinciale Luigi Passaretti è importante per sostenere il ripristino e il riavvio di quelle attività economiche che hanno contribuito a creare negli anni il tessuto produttivo delle zone oggi terremotate e sulle quali il sisma si è abbattuto dopo una crisi pesante, già in atto dal 2009».

Per Cna Picena è fondamentale percorrere il doppio binario per il rilancio delle zone terremotate, capace di abbinare due tipi di ricostruzione: quella materiale e fisica, pubblica e privata, e quella immateriale ma strutturale relativa al sistema produttivo e commerciale locale.

«Senza casa e senza lavoro – sottolinea Passaretti – non si riparte, è questo concetto che abbiamo fatto nostro fin dai primi momenti della ricostruzione. In ciò siamo in piena sintonia con l’azione svolta dall’assessore regionale alle attività produttive Guido Castelli».

Intanto nelle zone più colpite dal terremoto, si cerca di accelerare sulla strada della ripresa. In particolare ad Arquata del Tronto proseguono gli incontri tra residenti, amministratori e tecnici per studiare le ipotesi più percorribili per far rinascere le frazioni distrutte.

Prima fra tutte quella di Pescara del Tronto. Qui sembra che le possibilità più concrete siano a favore della ricostruzione del borgo nelle vicinanze del vecchio centro abitato, nei pressi della strada provinciale. Sarebbe questa la soluzione scelta dalla maggioranza dei cittadini della zona, al termine delle consultazioni recenti. Ora saranno i pianificatori a definire nel concreto i Piani Urbanistici Attuativi (Puc) – anche per le altre frazioni del paese – da portare poi all’approvazione del consiglio comunale.

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