Ascoli Piceno-Fermo

Il Pd contro il piano sanitario: «Diteci che fine fanno gli ospedali di Ascoli e San Benedetto»

Il segretario provinciale Francesco Ameli chiede anche delucidazioni sui progetti relativi alle case di comunità

L'ospedale di Ascoli

ASCOLI – Il Partito Democratico ascolano è sul piede di guerra per quanto riguarda la sanità. Il nuovo piano sociosanitario predisposto dalla Regione, infatti, non piace affatto e sono numerose le criticità individuate dal centrosinistra. Ad alzare la voce, in particolare, è il segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli, che chiede maggiore attenzione al governo regionale nei confronti degli ospedali di Ascoli e San Benedetto del Tronto.

La polemica

«Stiamo parlando di un piano che non fornisce le risposte necessarie alla nostra sanità – attacca Ameli -. Non spiega, ad esempio, come saranno organizzati i due nosocomi che si trovano nel Piceno, quali reparti saranno ad Ascoli e quali a San Benedetto, né se verrà stipulato un accordo di confine con il vicino Abruzzo, visto che riteniamo fondamentale che le due regioni dialoghino tra loro. Inoltre, nel medesimo piano, non viene nemmeno spiegato come funzioneranno le liste di attesa quando la gestione di queste verrà fatta a livello provinciale. Sembra essere un atto generico, ma non dà risposte opportune alle nostre necessità. Un altro problema, poi, riguarda le centrali operative territoriali, sulle quali siamo ancora fermi. Dati alla mano – conferma il segretario provinciale del Pd -, dovevano esserne realizzate due. Invece non c’è ancora nulla. Si tratta di strutture importanti, che hanno la funzione di prendere in carico il paziente per guidarlo nel percorso che deve compiere a livello sanitario. Ma, a quanto pare, siamo ancora fermi su questo progetto».

Il Pnrr

Ameli, infine, fa anche il punto della situazione sull’attuazione dei progetti previsti, per la sanità, dal Pnrr. «Nella nostra provincia, il piano nazionale di ripresa e resilienza, prevedeva alcuni investimenti importanti che dovevano essere portati a termine entro lo scorso 31 marzo – spiega il segretario del Pd -. Si prevedevano, inizialmente, due ospedali di comunità, ovvero strutture che rappresentano una sorta di fase intermedia tra il domicilio e l’ospedale, ma non sono state ancora realizzate. Lo stesso discorso, poi, vale anche per le cinque case di comunità previste dal Pnrr. Questi sono dei luoghi diffusi nei quali sono presenti dipartimenti di prevenzione, ambulatori e altre attività afferenti al territorio. Attività, per intenderci, per le quali il singolo cittadino non deve andare propriamente in ospedale, ma può provvedere direttamente nelle case di comunità. Ebbene – conclude Ameli -, sotto questo punto di vista sono stati approvati solamente due progetti, per 100mila euro, ad Acquasanta e Offida. Altre case di comunità erano previste ad Ascoli, all’istituto ‘Luciani’, e a San Benedetto in via Sgattoni, ma non è stato fatto niente. Quel che può fare, il Pd, lo ha già fatto, ma ora ci mobiliteremo ulteriormente con i nostri iscritti per spiegare a tutti cosa sta accadendo nel nostro territorio e far sentire la nostra voce».

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