Ascoli Piceno-Fermo

Offida, assemblea apicoltori, Antonini: «Settore in crescita, le Marche seconde in Italia»

All'assemblea provinciale del Consorzio Apif (Apicoltori Piceni Fermani), svoltasi ad Offida, l'assessore regionale alle Attività produttive e all'agricoltura Antonini fa il punto

OFFIDA- Grande successo all’ assemblea provinciale del Consorzio Apif (Apicoltori Piceni Fermani svoltasi ad Offida. Una realtà in forte espansione su cui la Regione ha deciso di puntare molto, dedicando misure e risorse da destinare a tutte quelle aziende che producono miele. A presiedere l’ incontro l’assessore regionale alle Attività produttive e all’ agricoltura, Andrea Maria Antonini: «I numeri del settore apistico nella nostra regione testimoniano come da un mondo di nicchia siamo passati ad una realtà strutturata e di notevole importanza.
Ho potuto constatare che c’è grande vitalità e attenzione da parte del mondo apistico, fattori che favoriscono questa crescita che c’è stata in questi ultimi tempi. La regione continuerà a sostenere questo settore attraverso azioni che possano favorire lo sviluppo del mondo dell’apicoltura che insieme ad altri settori legati all’agricoltura e alla zootecnia, rappresenta un pilastro della regione».

Il settore apistico nelle Marche: i dati

Il settore conta attualmente 73.000 alveari, 1600 apicoltori e 76 aziende che forniscono ogni anno 118 kg di miele. «Numeri che posizionano le Marche al secondo posto tra le regioni italiane nel rapporto tra superficie e numero di alveari e al quarto tra apicoltorii e popolazione. Numeri incredibili che sono stati recentemente riconosciuti con una nuova legge regionale sull’Apicoltura, con il protocollo sottoscritto tra Regione e le Città del Miele per la promozione apistica, e con un bando di 701.000 euro per le aziende che producono miele, per un segmento produttivo verso il quale l’amministrazione dimostra grande attenzione e interesse. Come testimonia, ad esempio, la pubblicazione della nuova legge sull’Apicoltura, o la recente sottoscrizione, con l’associazione “Le città del miele”, di un protocollo d’intesa per l’applicazione delle buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico regionale».

E prosegue: «Senza dubbio possiamo dire che, nel giro di pochi anni, si è passati da un mondo di nicchia a una realtà ben più strutturata e complessa, che è destinata a crescere in termini di investimenti e di produzioni. Di fatto, non è un caso che le Marche siano ai vertici nelle classifiche italiane di settore, ovvero seconde nel rapporto tra numeri di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti. Un patrimonio di assoluto spessore che la Regione, in sinergia con i consorzi apicoltori provinciali e tutti i partner di riferimento territoriale, intende tutelare e valorizzare in pieno, con sempre nuove idee e proposte di intervento».

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