Ascoli Piceno-Fermo

“No al circo con gli animali”, attivisti sul piede di guerra a San Benedetto

L'Imperial Royal resterà in riviera fino al primo maggio, i manifestanti: «Non portateci i vostri bambini»

La protesta degli attivisti, ieri, a San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «No al circo con gli animali». Monta la protesta, a San Benedetto del Tronto, per l’arrivo in città del circo ‘Imperial Royal’ nel piazzale dello stadio ‘Riviera delle Palme’. La carovana dello spettacolo viaggiante resterà nel Piceno fino al primo maggio e ieri (venerdì 21 aprile) sono andati in scena i primi show. Come spesso accade in questi casi, però, in molti si sono opposti alla presenza del circo sul territorio e ieri alcuni animalisti si sono ritrovati per protestare con un flash mob andato in scena affianco al palazzetto dello sport.

L’iniziativa

La manifestazione ha avuto per oggetto proprio la presenza degli animali nei circhi, come avvenne la scorsa estate in occasione della presenza dell’attrazione nell’area verde di via del Cacciatore. Al flash mob hanno preso parte una trentina di persone, ognuna delle quali ha indossato una maschera raffigurante un animale. «È stata un’iniziativa popolare, voluta dai cittadini – hanno spiegato gli attivisti -. L’appello che abbiamo fatto è stato quello di non andare al circo, di non portare i bambini perché diseducativo. Chiediamo inoltre all’amministrazione comunale di San Benedetto di evitare di ospitare questi spettacoli. Nel 2020, non a caso, un gruppo di motivati attivisti si misero seriamente a lavoro per preparare una richiesta di modifica del regolamento comunale per la disciplina delle attività dello spettacolo viaggiante e dei circhi equestri all’allora sindaco Pasqualino Piunti. Nell’estate del 2022, su iniziativa popolare – hanno concluso i manifestanti – nacque la campagna intitolata ‘Davvero lo trovi divertente’, autofinanziata da cittadini stanchi di questi anacronismi. Alla campagna aderirono molti commercianti di San Benedetto del Tronto e molti cittadini. E la ragione è una sola e certificata dai sondaggi: i cittadini non vogliono la sofferenza degli animali».

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