Ascoli Piceno-Fermo

NextAppennino e ricostruzione: nelle Marche del cratere sono 524 i progetti finanziati

Il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli: «Il cratere è vivo e lo spirito di rinascita che lo percorre è la migliore premessa per portare a compimento la nostra opera»

Immagine di repertorio

Sono state pubblicate oggi sul sito di Invitalia e di NextAppennino le linee guida relative alle sub-misure B1.3a, B1.3b e B1.3c del programma del Piano complementare al Pnrr dedicato alle aree del sisma 2009 e 2016, con le indicazioni relative alla fase attuativa dei progetti. Viene così avviata la concessione dei fondi destinati alle imprese dei due crateri, che consente di far partire gli investimenti relativi ad “Avvio, crescita e rientro di microimprese” (B1.3a), “Investimenti innovativi delle Pmi” (B1.3b), “Avvio, crescita e rientro delle Pmi” (B1.3c). Le imprese, ottemperando a quanto riportato nella documentazione pubblicata, potranno ora procedere con la richiesta degli anticipi, o procedere con le prime rendicontazioni sugli investimenti avviati. Nelle prossime settimane Invitalia procederà all’eroga- zione delle risorse.

«Dopo la concessione dei finanziamenti, ora ci sono tutti gli elementi per partire con la messa a terra degli interventi. Questo significa che può essere avviato concretamente quello che rappresenta forse il più grande pacchetto di investimenti mai dedicato all’Appennino centrale», ha detto il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli.

Che ha aggiunto: «Ringrazio Invitalia per lo sforzo profuso e la collaborazione dimostrata: in questa fase abbiamo lavorato produttivamente per imporre un sostanziale cambio di passo, orientato alla semplificazione e all’ascolto delle esigenze provenienti dal territorio, che sta ora evidenziando risultati rilevanti. Per comprendere le dimensioni di questa novità basti ricordare che le imprese coinvolte sono 1.151, le risorse dedicate ai progetti ammontano a 171,6 milioni di euro che, a loro volta, generano investimenti per 296 milioni. Si tratta di un’opportunità unica di crescita, lavoro e innovazione per i nostri territori, che dobbiamo tutti contribuire a rendere il più efficace possibile».

Si tratta di un segnale più che incoraggiante – conclude Castelli – nel percorso di riparazione e rilancio dell’Appennino centrale, nei cui confronti si sta investendo in modo corposo e mirato come non mai grazie all’atten- zione che il governo e le Regioni gli stanno dedicando. Il fatto poi che le imprese del cosiddetto cratere ristretto ammesse al finanziamento delle tre sub-misure esprimano percentuali importanti rispetto al totale è un ulteriore fattore da sottolineare e valorizzare. Le difficoltà da superare non mancano, e per questo lavoriamo ogni giorno, ma il cratere è vivo e lo spirito di rinascita che lo percorre è la migliore premessa per portare a compimento la nostra opera: dare un nuovo futuro di opportunità e crescita a queste terre».

Ripartizione regionale:
– I progetti ammessi e finanziati per l’Abruzzo (cratere 2009 e 2016) sono 445, l’importo finanziato è di 65 milioni di euro e gli investimenti generati 112 milioni.

– I progetti ammessi e finanziati per il Lazio sono 93, l’importo finanziato è di 12,2 milioni di euro e gli investimenti generati 21,8 milioni.

– I progetti ammessi e finanziati per le Marche sono 524, l’importo finanziato è di 81 milioni di euro e gli investimenti generati 141 milioni.

– I progetti ammessi e finanziati per l’Umbria sono 89, l’importo finanziato è di 12,8 milioni di euro e gli investimenti generati 20.4 milioni di euro.

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