Ascoli Piceno-Fermo

Morti sospette alla Rsa di Offida: l’Area Vasta 5 risarcisce i parenti delle vittime

L'infermiere Leopoldo Wick, a giugno, era stato condannato all'ergastolo per il decesso di ben sette persone

Leopoldo Wick

OFFIDA – Nuovi sviluppi per quanto riguarda il caso di Leopoldo Wick, l’infermiere piceno che a giugno era stato condannato all’ergastolo, in quanto accusato di sette omicidi e un tentato omicidio a seguito della morte di alcuni anziani che erano ospiti nella residenza sanitaria di Offida. Wick, infatti, lavorava proprio all’interno della struttura ed è stato accusato di aver somministrato insulina e psicofarmaci per dosi superiori a quelle previste, portando alcuni pazienti al decesso.

La vicenda

La Corte di Assise di Macerata, infatti, aveva riconosciuto la responsabilità civile da parte dell’Area Vasta 5, prevedendo che dovessero essere risarciti i parenti delle vittime. L’ammontare sarebbe pari a somme che vanno dai 10mila ai 40mila euro per ogni familiare. Ieri, dunque, sono state pagate le prime somme a tre familiari di una delle vittime. Sono stati erogati diecimila euro a ciascuno di essi, oltre ad altri undicimila euro relativi alle spese legali. Complessivamente, considerando tutti i familiari di tutte le persone morte, l’Area Vasta 5 dovrà sborsare, nel corso dei prossimi mesi, oltre 700mila euro.  710.000 euro, come provvisionale per tutti i familiari, oltre alle spese legali che complessivamente sono di quasi 75.000 euro. Le vittime, decedute tra il 2017 e il 2019, sono Lucia Bartolomei, Vincenzo Gabrielli, Domenica Grilli, Luigi Salvucci, Antonietta Maria Valentini, Lucia De Angelis e Teresa Vagnoni. L’infermiere era stato invece assolti in merito al presunto omicidio di Domenica Alfonsi, deceduta nel luglio del 2018.

Ti potrebbero interessare