Ascoli Piceno-Fermo

Monterubbiano, incendio del 2021: presto interventi per evitare smottamenti

Sarà realizzata anche una staccionata in pali di castagno, con una funzione di sicurezza pubblica a delimitazione superiore dell'appezzamento boschivo

Foto: Comune di Monterubbiano

FERMO – Il 7 luglio del 2021 il territorio di Monterubbiano è stato colpito da un incendio di vaste proporzioni, che ha interessato notevolmente le colline del versante sud del centro abitato. Tempestivamente, l’amministrazione comunale aveva inviata una richiesta di contributo alla Regione Marche al fine, come evidenziato dalla sindaca Meri Marziali, di «poter fare, con urgenza, un intervento tampone di bonifica e pulizia della zona dai residui dell’incendio, ricreando al contempo la rete naturalistica che ha evitato negli anni smottamenti di materiale verso la viabilità sottostante».

La Regione, con decreto del dirigente competente, all’interno del programma degli interventi di manutenzione idraulica e difesa del suolo per l’anno 2023 aveva stanziato per il Comune di Monterubbiano un importo di 60.000 euro. «Attualmente è in corso la procedura di affidamento ad una ditta – evidenzia la prima cittadina – di un intervento che riguarda un’area percorsa dal fuoco e che ha come obiettivo la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici. Consisterà, quindi, nel taglio e nella potatura della vegetazione arborea, preservando le latifoglie che ancora presentano tratti di chioma vegeti, oltre che nella costruzione di una palizzata e nel collocamento a dimora di nuove piante».

Inoltre, verrà realizzata una staccionata in pali di castagno, con una funzione di sicurezza pubblica a delimitazione superiore dell’appezzamento boschivo. «Tra le viminate e le altre aree periferiche – conclude Marziali – si procederà con la messa a dimora di piantine forestali. Tra le specie raccomandate c’è la ginestra odorosa, che potrà essere accompagnata da leccio, roverella, e arbusti mediterranei come alaterno, laurotino e corbezzolo, al fine di migliorare la biodiversità e ottenere un futuro soprassuolo con spiccate caratteristiche mediterranee».

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