Ascoli Piceno-Fermo

Marche Smart View, 266 occhi elettronici in 26 comuni della Regione: il territorio punta alla sicurezza

Si tratta di un ulteriore passo in avanti nella stategia di tante città marchigiane. Carancini, sindaco di Macerata, comune capofila: «Si prevede anche un focus sulla questione ambientale e la mobilità urbana»

Un momento della riunione presso la Sala del Consiglio di Macerata

MACERATA – È stato presentato ieri, 28 luglio, a Macerata il progetto Marche Smart View, che coinvolge 26 comuni di quattro province marchigiane che hanno deciso di aderire al progetto del sistema integrato di videosorveglianza.

“Marche Smart View” rappresenta un ulteriore importante passo in avanti nella strategia di sicurezza urbana che punta a integrare le informazioni generate dai sistemi di videosorveglianza a lettura targhe dei Comuni aderenti, con l’obiettivo di ottenere un importante potenziamento delle capacità di prevenzione, indagine e contrasto delle azioni criminali grazie alla possibilità di avere a disposizione una rete di videosorveglianza territoriale che già oggi comprende 266 punti di osservazione nel territorio delle quattro province – con telecamere a lettura targhe – per un totale di una popolazione di 308mila abitanti. Le informazioni rilevate dalle telecamere potranno essere utilizzate in futuro anche per scopi relativi alla mobilità e all’ambiente avendo modo di rilevare in tempo reale dati relativi ai flussi di traffico e alle stesse emissioni di sostanze inquinanti.

Un momento dell’incontro nella Sala Consiliare di Macerata

A dare il benvenuto ai presenti il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla sicurezza Mario Iesari, il Comandante della Polizia locale di Macerata Danilo Doria e il segretario generale Paolo Cristiano.

IL PROGETTO

«Marche Smart View è un progetto importante partito poco più di un anno fa che non può appartenere ad alcun schieramento politico perché si tratta di un percorso che stiamo portando avanti su un tema sensibile qual è quello della sicurezza, per far star bene i cittadini, soprattutto quelli più fragili – ha detto il sindaco Carancini -. Siamo qui per condividere un’esperienza aperta a tutti e auspichiamo che, oltre ai 26 Comuni che hanno già aderito, la comunità territoriale possa allargarsi perché fare squadra è una buona azione per i nostri cittadini».

Romano Carancini, sindaco di Macerata

«Si tratta di una proposta con un orizzonte che si chiama rete fra Comuni che ha visto nel corso degli ultimi mesi incontri importanti – come quello con alcuni rappresentanti del Ministero degli Interni – e che non si chiuderà a breve – ha concluso il primo cittadino del comune capofila -. Il progetto prevede anche dei costi e degli investimenti a favore di buone cause che contemplano, oltre quella della sicurezza, anche la questione ambientale e la mobilità urbana».

Un progetto che «renderà necessario lo sviluppo di adeguate soluzioni tecniche e di gestione privacy che sono già state valutate con il lavoro del team messo in piedi dal Comune di Macerata e che vede anche la preziosa collaborazione del professor Giulio Salerno dell’Università di Macerata – ha detto l’assessore alla sicurezza Iesari -. Il progetto prevede non solo l’integrazione delle informazioni provenienti dalle videocamere che faranno parte della rete ma anche il collegamento, attraverso le quattro questure delle provincie coinvolte, al sistema nazionale targhe e transiti (SCNTT). Questi nodi sono già presenti a Macerata e Fermo mentre dovranno essere realizzati per la provincia di Ancona e Ascoli Piceno».

«La sicurezza è caposaldo per i nostri concittadini; prevenire è la parola d’ordine e oggi insieme ai colleghi sindaci centriamo un obiettivo importante – ha commentato l’assessore alla Polizia locale di Camerano Costantino Renato -. Grazie al sindaco di Macerata Romano Carancini e al suo assessore alla sicurezza Mario Iesari costruiamo un’integrazione nella videosorveglianza tra tutte le nostre città».

Un momento dell’incontro nella Sala Consiliare di Macerata

Il progetto arriva al termine di un lungo anno in cui sono stati compiuti una serie di approfondimenti delle varie tematiche riguardanti la videosorveglianza come la privacy, le prestazioni attese e le soluzioni tecnologiche; tutti percorsi portati avanti grazie alla collaborazione dei comuni aderenti con i tecnici esterni, con la Regione Marche, la Questura di Macerata, il garante della Privacy e con lo stesso Ministero degli Interni.

LE RISORSE

L’investimento complessivo iniziale è di circa 100mila euro quindi una media di 4mila euro a comune per i costi iniziali; a questi si aggiungono poi 2mila euro per i costi ricorrenti comprensivi dello sviluppo del software, della privacy e dell’affitto del servizi Cloud per un totale di 40mila euro all’anno. L’assessore Mario Iesari ha proposto ai comuni che hanno aderito al progetto una modalità di partecipazione ai costi che terrà conto della popolazione residente.

I COMUNI COINVOLTI

I comuni aderenti al progetto sono: Macerata, Serrapetrona, Valfornace, Colmurano, Esanatoglia, Urbisaglia, Montefano, Appignano, Mogliano, Pollenza, Camerino, Treia, San Severino Marche, Potenza Picena, Tolentino, Recanati, Camerano, Osimo, Castelfidardo, Loreto, Massa Fermana, Montegranaro, Fermo, Monteprandone, Grottammare e Montalto Marche. Molti altri comuni nelle ultime settimane hanno mostrato il loro interesse a partecipare al progetto.

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