Ascoli Piceno-Fermo

Manca personale per la guardia medica nel Piceno: scatta l’allarme nell’Area Vasta 5

Pubblicato un bando per creare una graduatoria. A San Benedetto, intanto, a breve verranno regolarmente ripristinati i due reparti di chirurgia e ortopedia

L'ospedale Mazzoni di Ascoli

ASCOLI – È allarme, nell’Area Vasta 5, per quanto riguarda la guardia medica. Nel Piceno, ormai da diverse settimane, mancano medici che possano occuparsi del servizio relativo alla continuità assistenziale e la stessa Asur ha più volte lanciato l’allarme. Si tratta, ovviamente, di un servizio fondamentale del quale un territorio vasto come quello di Ascoli e San Benedetto non può proprio fare a meno. In particolare, l’esigenza riguarda i turni notturni, mentre per quelli diurni per il momento si riesce a sopperire alle varie difficoltà.

A tal proposito, dunque, la stessa Area Vasta 5 ha pubblicato un bando per creare una graduatoria, con l’obiettivo appunto di affidare nuovi incarichi, seppur a tempo determinato, per rafforzare il personale sanitario della guardia medica. Nel Piceno sono sei le postazioni esistenti: tre ad Ascoli, una a Offida, una a Comunanza e un’altra nel comune di Acquasanta. Per riuscire a sopperire all’assenza di personale medico, alcuni professionisti si sacrificano e cercano di coprire più postazioni in diversi momenti. Uno sforzo, da parte loro, non più sostenibile e per questo motivo si auspica che siano in tanti a partecipare all’avviso pubblico indetto dall’Area Vasta.  

A San Benedetto

Intanto, a proposito di sanità, a breve ci saranno novità per quanto riguarda l’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. Torneranno ad essere separate, infatti, le unità di chirurgia e ortopedia, che erano state accorpate per esigenze prioritarie. Ad annunciarlo, nelle ultime ore, è stato direttamente il direttore dell’Area Vasta 5, Massimo Esposito, che ha promesso il pieno ripristino dei due reparti entro e non oltre il mese di maggio. Non è escluso, però, che ciò possa avvenire anche prima, riuscendo così ad accorciare le tempistiche. In sostanza, ortopedia tornerà al primo piano e otterrà l’assegnazione di 18 posti letto, mentre chirurgia resterà al secondo piano e disporrà di 24 posti.

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