Ascoli Piceno-Fermo

Maltrattamenti verso i ragazzi autistici: assolti, nel Piceno, gli operatori della “Casa di Alice”

La struttura di Grottammare venne chiusa nel 2014 a seguito dell'inchiesta che fu avviata dalla procura di Fermo

La Casa di Alice, a Grottammare

GROTTAMMARE – La corte d’assise d’appello di Ancona ha confermato la sentenza di assoluzione nei confronti delle educatrici e del coordinatore della “Casa di Alice”, la struttura di Grottammare, nel Piceno, specializzata nel trattamento di ragazzi autistici. Questa venne chiusa dopo essere finita al centro di una inchiesta portata avanti dalla Procura di Fermo nel 2014 per presunti maltrattamenti ai danni degli ospiti.

La vicenda

Cinque gli imputati: si tratta del coordinatore e di quattro educatric, accusati a vario titolo di maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti dei ragazzi autistici, in particolare per gli episodi in cui venivano chiusi all’interno della cosiddetta stanza azzurra, o stanza di contenimento. Dopo l’assoluzione in primo grado perché il fatto non costituisce reato, è arrivata anche la conferma da parte dei giudici di secondo grado.

Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Francesco Voltattorni, difensore delle educatrici, subito dopo la lettura della sentenza. «Il processo è stato molto impegnativo non solo sul piano giuridico ma anche umano per la qualità degli operatori ingiustamente coinvolti nella vicenda – spiega l’avvocato -. Siamo soddisfatti e felici che la corte d’appello abbia compreso le ragioni che avevano indotto il tribunale di Fermo ad assolvere tutti gli imputati. La corte si è riservata 90 giorni di tempo per depositare le motivazioni e, ovviamente, aspetteremo ma una doppia assoluzione sta a significare molto».

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