Ascoli Piceno-Fermo

Lasciano il lavoro e diventano preti: la diocesi di Ascoli accoglie don Luca e don Matteo

Don Luca ha lavorato come operaio in fabbrica, don Matteo è un ex medico. Poi è arrivata la vocazione a cambiare le loro vite

Don Luca e don Matteo (rispettivamente terzo e quarto da sinistra) durante la cerimonia di ieri in duomo

ASCOLI – Una domenica di festa per tutta la diocesi, quella di ieri, ad Ascoli. In tanti, infatti, hanno partecipato alla cerimonia che si è svolta in duomo, nel corso della quale è avvenuta l’ordinazione sacerdotale di due nuovi preti: don Luca Censori e don Matteo Mantenuto. A presiedere la cerimonia è stato monsignor Gianpiero Palmieri. «Queste, per me, sono le prime ordinazioni da quando sono arrivato sul territorio, nel novembre del 2021 – ha spiegato –. Oggi proviamo una grande emozione nel festeggiare il raggiungimento di un traguardo così importante da parte di questi due straordinari ragazzi, i quali hanno compiuto un bellissimo cammino di fede».

L’ex operaio diventato prete

Don Luca ha 31 anni e proviene dalla parrocchia di Stella di Monsampolo. Fondamentale per la sua formazione e per la scoperta della sua vocazione è stato il cammino in Azione Cattolica. Dopo aver conseguito il diploma in perito elettrotecnico e aver lavorato come operaio in una fabbrica della vallata, ha iniziato il suo cammino di discernimento vocazionale. Si è formato nel seminario regionale marchigiano ‘Pio XI’ di Ancona. Ordinato diacono nell’aprile 2022, ha esercitato il suo servizio diaconale prima nella parrocchia del Sacro Cuore e dei Santi Pietro e Paolo a Campo Parignano e poi nella parrocchia di Santa Maria Goretti a piazza Immacolata. «Sono molto felice di questo passo – ha ammesso don Luca –. Il nostro vescovo già quando ci ha ordinato diaconi ci ha trasmesso una grande serenità. Le scelte che abbiamo fatto non sono di quelle che passano attraverso carriere istituzionali, ma hanno radici negli affetti e nei legami fraterni, quelli che impariamo da Dio e che dobbiamo mettere in pratica anche dentro la vita della Chiesa. Il grande affetto che ci circonda è un’ulteriore conferma che la strada intrapresa è quella giusta».

Dal camice alla tonaca

Don Matteo, invece, è originario di Pescara e ha 38 anni, è laureato in medicina e specializzato in neurologia. Ha esercitato da medico negli ospedali di Chieti e dell’Aquila per poi scoprire la sua vocazione. Si è formato nel seminario missionario di Ascoli. La sua vocazione è maturata grazie all’inserimento nel cammino neocatecumenale. Ordinato diacono nell’ottobre 2022, in duomo, presta il suo servizio nella parrocchia del Sacro Cuore e dei Santi Pietro e Paolo. «Vengo da una parrocchia di francescani e fin da bambino sono rimasto colpito dal loro modo di infondere serenità – ha spiegato il sacerdote –. Li vedevo sempre felici e sorridenti e questo mi incuriosiva e mi affascinava molto. Più delle loro parole mi piaceva il loro modo di vivere e il loro esempio che trasmetteva pace. Queste emozioni mi hanno segnato e portato a cercare questa pace anche nella mia vita».

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