Ascoli Piceno-Fermo

Inno di Mameli e riflessioni contro la guerra: tante le emozioni, ad Ascoli, per la Festa della Repubblica

Consegnate anche otto onorificenze dell'ordine "al merito della Repubblica Italiana" da parte del prefetto Carlo De Rogatis

La celebrazione ad Ascoli, a piazza Roma

ASCOLI – L’inno di Mameli, magistralmente interpretato dal mezzo soprano Ilaria Roscioli sulle note suonate dalla Fanfara dei Bersaglieri, le riflessioni lette da tre studentesse del Piceno e la consegna di otto onorificenze dell’ordine “al merito della Repubblica Italiana”. Sono stati questi i momenti principali che, questa mattina, hanno caratterizzato la cerimonia del 2 Giugno, che si è svolta anche ad Ascoli, a piazza Roma. Dopo la deposizione della corona di alloro in onore ai caduti di tutte le guerre, da parte del prefetto Carlo De Rogatis, c’è stata la lettura del toccante messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel quale si è fatto ovviamente riferimento alla difficile situazione che tutto il mondo sta vivendo a causa della guerra in Ucraina.

La lettera di Mattarella

«Sono trascorsi settantasei anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia – ha ricordato Mattarella nella lettera -. L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale. Oggi, mentre il continente europeo è colpito dall’aggressione della Russia all’Ucraina, la comunità nazionale si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche. Gli sforzi posti in essere in tutta la penisola per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina – ha concluso il presidente della Repubblica -, sono stati l’esempio di un approccio coerente e virtuoso». Poi, a prendere la parola sono state tre studentesse, con alcune riflessioni sui valori di democrazia e solidarietà. Si è trattato di Maria Angius del liceo classico, Martina Di Vardo del liceo scientifico ed Eleonora Giancola del liceo delle scienze umane.

Il messaggio di Loggi

Importante anche il messaggio lanciato da Sergio Loggi, presidente della Provincia. «Anche le istituzioni locali hanno il dovere di riflettere e di rievocare i valori fondamentali di democrazia e di libertà sui quali si fonda la nostra Costituzione – ha spiegato proprio Loggi -. In molti Comuni sono state organizzate iniziative che vedono protagonisti i giovani come i cittadini del futuro e tali attività di sensibilizzazione civica rappresentano il modo migliore per onorare al meglio questa importante ricorrenza. La festa della nostra Repubblica è inoltre occasione per costruire, oltre alle differenze politiche e culturali, prospettive di crescita civile e sociale e concorrere tutti insieme al bene comune».

Le onorificenze

Al termine della cerimonia di piazza Roma, la mattinata si è conclusa in prefettura con la consegna da parte del prefetto di otto onorificenze dell’ordine “al merito della Repubblica Italiana” ad altrettanti cittadini residenti in provincia: il maresciallo dell’esercito Luca Bellizzi di Spinetoli, il sovrintendente della polizia Gino Fioravanti di Ascoli, i sambenedettesi Sandra Ciaralli, Anna Giuseppina Mandolini, Tablino Campanelli e il vigile del fuoco Mauro Malizia, nonché gli ascolani Giancarlo Bruni e Angelo Davide Galeati.

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