ASCOLI – C’è grande attesa per la ventesima edizione di ‘Fritto Misto’, che alzerà il sipario venerdì 19 aprile. L’evento, in programma ad Ascoli, apre le porte alla primavera e si prepara ad accogliere migliaia di turisti provenienti da tutta Italia e in particolare dalle regioni del centro, con la solita e consolidata formula vincente: grande varietà di cibi che rappresenta uno spaccato fedele della tradizione gastronomica italiana e soprattutto grande attenzione nella scelta di materie prime, sia quelle provenienti dal territorio, sia quelle provenienti da altre regioni italiane.
Le novità di Fritto Misto 2024
Il nuovo claim ‘Che fritto c’era, Benedetta Primavera’, vuole celebrare appunto uno degli aspetti più importanti di Fritto Misto, ovvero la collocazione temporale nel ponte del 25 aprile, il primo lungo ponte che arriva dopo l’inverno e che ci proietta verso l’estate.
La kermesse, infatti, andrà in scena dal 19 al 28 aprile a piazza Arringo ed è stata presentata oggi (giovedì 11 aprile) in Comune dal sindaco Marco Fioravanti, dagli assessori comunali Nico Stallone e Monia Vallesi, l’organizzatore Stefano Greco, il presidente Luigi Contisciani del Bim Tronto e l’assessore regionale Andrea Maria Antonini. Grande attenzione verrà mostrata nei confronti dell’ambiente, perché ‘Fritto Misto’ sarà un evento interamente plastic free, certificato dall’azienda Plastic Free Certification di Bellante Stazione (provincia di Teramo).
L’obiettivo
«La novità della ventesima edizione è l’Enoteca Lounge, uno spazio con posti a sedere dove poter magiare il fritto comodamente seduti ed abbinandolo ai vini delle Marche o alla birra artigianale – ha spiegato l’organizzatore Stefano Greco -. Ma ‘Fritto Misto’ è anche incontri, seminari e degustazione di prodotti tipici in particolare nell’area dedicata alla Regione Marche dove il focus sarà sulle opportunità del Piano di Sviluppo Rurale».
«Si rinnova il tradizionale appuntamento con questa manifestazione – ha proseguito il sindaco ascolano Marco Fioravanti –, che coniuga la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio con la promozione della città e il rispetto dell’ambiente. Ci auguriamo di vedere Ascoli piena di visitatori e turisti in quei giorni, così da far scoprire loro le bontà della nostra tavola e le bellezze artistiche e architettoniche delle Cento Torri».
