Ascoli Piceno-Fermo

Pronto a partire il Grande Anello dei Borghi Ascolani: presentata la guida turistica e letteraria

Itinerario di 100 km da fare a piedi o in bicicletta in sette tappe, promosso da Le Marche Experience. Si punta al turismo esperienziale e di qualità

Un momento della presentazione del Grande Anello dei Borghi Ascolani

ASCOLI – Turismo esperienziale e di qualità. È quello che vogliono far crescere, nei prossimi anni, le istituzioni e i promotori del «Grande Anello dei Borghi Ascolani». Si tratta di un «piccolo cammino di Santiago» che si snoda lungo un itinerario di 100 km da compiere in sette tappe, attraversando sei comuni dell’entroterra piceno con lo scopo di riscoprire gli antichi sentieri ma anche i luoghi e i paesaggi più belli e caratteristici del territorio collinare e montano.

Oggi (14c maggio) al Caffè Meletti di Ascoli è stata presentata la guida con tanto di taccuino letterario, dell’originale percorso che nel futuro prossimo appassionati e turisti potranno fare sia a piedi che in bicicletta. La pubblicazione è stata realizzata dalla Giaconi editore di Recanati, che distribuirà il testo in 30 librerie marchigiane oltre che online, e poi nelle principali fiere di settore.

Ad illustrare il progetto del GABA- sostenuto da Comune piceno, Fondazione Carisap e Regione Marche– sono intervenute autorità locali e regionali, esperti e naturalmente i membri dell’associazione «Le Marche Experience» che ha ideato l’iniziativa. «Noi puntiamo a sviluppare un turismo di qualità – ha detto Massimo Scendoni, socio dell’associazione di guide cittadine – offrendo il meglio che il territorio può dare. Entro la fine di maggio, in collaborazione con i Comuni interessati porteremo a termine la mappatura e la segnaletica dell’itinerario, potendo così cominciare ad accogliere gruppi e persone che anche dal Nord Italia già ci chiedono di poter venire nell’Ascolano».

il Grande Anello dei Borghi Ascolani

Per il capoluogo piceno e i paesi di Venarotta, Montegallo Comunanza, Roccafluvione ed Acquasanta Terme questo programma rappresenta un’opportunità rilevante per favorire un rilancio del movimento turistico outdoor nel comprensorio, non solo a contatto con la natura ma anche alla scoperta di piccoli borghi, cascate, eremi solitari, ruderi di castelli tra i più affascinanti e suggestivi delle Marche.

Lo ha sottolineato anche il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti. «Creare delle concrete sinergie tra Ascoli e i comuni della sua provincia è l’unico modo per potenziare l’attrattività turistica ed economica della nostra area. Noi possiamo offrire ai visitatori veramente tutto, dalle bellezze artistiche a quelle paesaggistiche, dalla montagna al mare. Però dobbiamo valorizzarle insieme, in un unico progetto».

E in questa direzione, va anche la Regione Marche che sta definendo una legge sui borghi interni, e nelle prossime settimane anche il nuovo Piano del Turismo che dovrebbe riorientare le risorse verso il patrimonio delle zone interne. «L’obiettivo principale è quello di incentivare il settore dell’accoglienza in queste zone – ha ricordato il consigliere regionale Andrea Antonini – finanziando le imprese e le attività anche piccole che investiranno in questo ambito».

Gaba, Santippolito

All’incontro, insieme alla presidente di Le Marche Experience, Valentina Carradori e ad altri soci dell’associazione picena e al presidente della Fondazione Carisap, Angelo Galeati, ha partecipato anche il dirigente del servizio turismo della Regione, Raimondo Orsetti. «Negli ultimi tempi c’è stato un cambio di passo nell’ente, con una voglia di fare che è di buon auspicio per il futuro. È necessario però migliorare la politica di promozione e valorizzazione delle nostre e tante bellezze, cercando nel futuro di colmare quel gap con le altre realtà italiane che riguarda soprattutto la presenza straniera, che nelle Marche è ferma al 22% del totale mentre nel Paese è al 50%. Per fare questo – ha aggiunto Orsetti – occorre prepararsi bene per catturare una parte delle grandi risorse che arriveranno in 6 anni dal Recovery Plan europeo e dal Contratto istituzionale di sviluppo (oltre 1 miliardo, secondo il dirigente, ndr). E il 70% di questi fondi sosterranno la riconversione ecologica e la digitalizzazione dell’economia».

Proprio quello che potrebbe servire per attuare progetti come il Grande Anello dei Borghi Ascolani, nato da un idea di Emanuele Corradetti. Alla conferenza è intervenuta anche l’assessore comunale al Turismo Monica Acciarri.

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