Ascoli Piceno-Fermo

Fondi clima: al Parco dei Sibillini tre milioni e mezzo di euro

Finanziati progetti su mobilità, efficientamento energetico, contenimento dei rischi idrogeologici nei vari comuni facenti parte dell'area protetta

Il Parco dei Sibillini

È un importo significativo quello che il Ministero dell’Ambiente ha concesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini in riferimento a progetti in materia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici per l’anno 2020. Parliamo di 3 milioni e mezzo di euro che consentiranno interventi importanti su diversi fronti, da quello relativo al contenimento dei rischi idrogeologici lungo la valle dell’Acquasanta, nel comune di Bolognola, all’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà del Parco e di alcuni comuni come, ad esempio, i rifugi di Tribbio e Garulla, il Museo delle Farfalle, la piscina di Montegallo, il municipio di Montefortino.

Quasi tutti i progetti sono stati avviati e la loro esecuzione dovrà concludersi al massimo entro il 2024. Alcuni interventi, in particolare, riguarderanno l’attivazione di servizi ed infrastrutture di mobilità sostenibile finalizzati a decongestionare l’area di Castelluccio mediante la realizzazione di aree di sosta e scambio in punti strategici e l’acquisto di bus elettrici e ibridi. Sono previste inoltre piste ciclabili, stazioni di ricarica e l’implementazione di un sistema di bike sharing pubblico in diverse aree del Parco al fine di incentivare una fruizione sempre più consapevole e rispettosa delle peculiarità dell’area protetta. Altri interventi riguardano la gestione forestale sostenibile volta al miglioramento del patrimonio boschivo.

«Stiamo aspettando dal Ministero dell’Ambiente l’ulteriore concessione di importanti e significative risorse per la realizzazione di ulteriori interventi finalizzati al contrasto ai cambiamenti climatici- sottolinea il presidente dell’Ente, Andrea Spaterna– a significare quanto il Parco possa incidere sull’economia complessiva del territorio delle aree interne. Si tratta di interventi per lo più condivisi con i Comuni e che, opportunamente gestiti, potranno rappresentare uno straordinario strumento di rilancio del territorio in un’ottica di sostenibilità per gli anni a venire, in un contesto che ha davvero bisogno del lavoro di tutti per risollevarsi dalle ferite del sisma del 2016».

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