Ascoli Piceno-Fermo

Ferrovia Salaria, Regione Marche aderisce al manifesto. Antonini: «Volano per l’economia del cratere»

Sono 135 i chilometri da realizzare per completare la Ferrovia Salaria o dei due mari. La Regione Marche ha aderito al manifesto lanciato da cittadini e associazioni e sottoscritto da 65 aderenti fra i quali spiccano i Comuni di Roma e Ascoli Piceno

Da sinistra Serfilippi, Menghi, Fioravanti, Baldelli, Antonini e Benigni

ANCONA – La Regione Marche ha aderito al “Manifesto per la Ferrovia Salaria”, il documento sottoscritto da 65 aderenti, fra i quali spiccano i Comuni di Roma e Ascoli Piceno, altri enti locali, Ance, provincia di Ascoli Piceno, associazioni di categoria, ordini professionali, Bim Tronto, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Confindustria.

L’obiettivo è completare la Ferrovia Salaria, o dei due mari, che colleghi da San Benedetto del Tronto a Roma passando per Ascoli Piceno e il cratere sismico fino a Rieti. Una parte del tracciato è già realizzata, mancherebbero 135 km nel tratto da Rieti verso Passo Corese e da Ascoli ad Antrodoco. Il documento vuole dare una voce univoca ai territori interessati per chiedere al governo centrale il completamento di una infrastruttura strategica per l’entroterra e il cratere sismico.

Una linea di collegamento per la quale si chiede di procedere allo studio di fattibilità per passare poi alla fase progettuale. Il manifesto è stato promosso nel marzo 2021 da un gruppo di cittadini e dall’associazionismo locale del Piceno, capitanati dall’architetto Guido Benigni, parte del coordinamento, e dall’avvocato Paola Romanucci del Foro di Ascoli Piceno, insieme al presidente di Italia Nostra Ascoli Piceno Gaetano Rinaldi. Al manifesto hanno aderito associazioni di categoria, ordini professionali, terzo settore, e comuni. Sulla linea, non ad alta velocità, potrebbero viaggiare treni Intercity, così da collegare cratere e entroterra con l’hub di Roma, per passeggeri e merci. 

Il consigliere regionale della Lega Andrea Maria Antonini, presidente della Commissione Ambiente Trasporto e Infrastrutture, ha sottolineato la corale adesione da parte degli enti locali e del mondo dell’associazionismo. «È un progetto ambizioso – afferma – chiediamo al governo e ad Rfi di procedere alla realizzazione del progetto di fattibilità». Il dialogo è già stato avviato e il 17 dicembre l’assessore regionale Francesco Baldelli ha in programma un incontro a Roma con Rfi.

«Si tratta di una infrastruttura strategica – spiega – una grande opportunità che potrà agire da volano e garantire lo sviluppo economico delle aree del cratere afflitte prima dalla crisi economica e poi dal sisma». Antonini ha sottolineato che per cogliere questa opportunità occorre procedere alla fase progettuale per arrivare a intercettare i fondi. Il costo stimato è di 2miliardi di euro.

L’assessore regionale con delega alle Infrastrutture Francesco Baldelli, nel suo intervento è tornato a rimarcare la necessità di evitare campanilismi e puntare ad una «visione unitaria» del territorio regionale che tuttavia «può esserci solo se riusciamo a superare un gap infrastrutturale che ha condannato la regione ad essere divisa anche nei particolarismi e nelle rivendicazioni che si contrapponevano non solo da valle a valle, ma anche tra comunità e comunità nella stessa valle. Per fare questo dobbiamo considerare le infrastrutture come pre-condizione di sviluppo». Infrastrutture che per l’assessore devono essere interconnesse fra loro ed intermodali.

Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, primo firmatario del documento, ha tracciato le tappe che hanno portato all’adesione al manifesto, e ha sottolineato che la volontà è di chiedere subito lo studio di fattibilità del progetto che punta al rilancio dell’Appennino Centrale. «Lo sviluppo dell’Italia centrale  – spiega – può avvenire solo attraverso investimenti in infrastrutture». «Occorre risarcire il disagio causato da un ventennio di mancati investimenti sul territorio» sottolinea, nel ricordare che l’Ascolano è «tagliato fuori» dai principali collegamenti.

(Servizio in aggiornamento)

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