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Ascoli Piceno, Fermo

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Curare il covid con il plasma immune. Ad Ascoli la prima donazione

L'intervento nel Centro Trasfusionale grazie alla collaborazione tra Avis provinciale e Area Vasta 5. Per il dottor Canzian, primario del Mazzoni, tutti i guariti dall'infezione polmonare possono donare

Enrico Antonio Ciannavei, primo donatore di plasma immune nell'Ascolano

ASCOLI – Una valida alternativa ai vaccini per curare il covid. Stiamo parlando del plasma immune, quello dei soggetti che hanno avuto la malattia ma poi sono guariti. Il suo utilizzo è stato dimostrato che può essere di notevole aiuto per i pazienti che sono stati colpiti dal coronavirus.

Anche ad Ascoli, grazie ad una collaborazione tra Avis provinciale ed Area Vasta 5, è stata effettuata la prima donazione del plasma. L’operazione è stata svolta presso il Centro trasfusionale del capoluogo piceno, e a donare il proprio plasma immune è stato Enrico Antonio Ciannavei.

«Dobbiamo ringraziare questa persona – dice Dino Lauretani, presidente provincial dell’Avis – perchè ha voluto metterci, come si suol dire la faccia : chi ha fatto l’esperienza covid sa bene come sia importante questa donazione per combattere la terribile pandemia. Fino ad ora – ricorda Lauretani – c’era la fase sperimentale e si doveva andare da Ascoli a Fermo per donare: dieci dei nostri soci lo hanno fatto, convinti del gesto da compiere a favore del prossimo».

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Sottolinea dal canto suo il dottor Antonio Canzian, primario del reparto di Medicina Trasfusionale dell’Area Vasta 5 di Ascoli: «Ora anche nella nostra zona è possibile donare il plasma immune da parte dei convalescenti o guariti dal covid-19. I requisiti sono quelli che la legge richiede per l’abituale donazione del sangue o plasma, con un’unica particolarità, che riguarda le donne, le quali non devono aver avuto gravidanze».

Ovviamente occorrerà essere guariti dalla malattia e, soprattutto, avere un adeguato livello di anticorpi anti Sars-CoV-2, in modo che il plasma donato, infuso ai pazienti, possa neutralizzare il virus e contribuire a fargli superare la malattia».

Tutti coloro che volessero aderire al programma, che si ripeterà l’11 e il 24 febbraio, possono farlo prenotandosi al Centro Trasfusionale di Ascoli Piceno o di San Benedetto del Tronto. Naturalmente, verranno prima sottoposti ad un prelievo di sangue, per accertarne prima le condizioni. «Purtroppo la crisi sanitaria è ancora in atto – spiega Canzian- pertanto è certamente utile avere a disposizione, oltre ai farmaci, anche questo ulteriore mezzo terapeutico».

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Nell’Ascolano l’Avis, che opera sul territorio da 80 anni conta 8.275 donatori. Nel 2019 sono state donate nella provincia 15.000 sacche, tra sangue intero e plasma.

«Almeno 45 donatori in anonimato – sostiene il presidente provinciale dell’associazione – compiono ogni giorno un gesto meraviglioso a favore degli altri. Ma di tutto questo si parla poco, ed è divenuto un’azione quasi normale, ed occorre tenere sempre le emoteche con delle scorte di sangue adeguate. Questa volta però – aggiunge Lauretani – con il plasma immune, ci è sembrato opportuno rendere pubblico questo evento, per invitare tutti quelli che sono guariti dal covid, donatori e non, a contattare i Centri Trasfusionali o le segreterie zonali dell’Avis: il loro contributo aiuterà a combattere la pandemia».

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