Ascoli Piceno-Fermo

Tragedia sfiorata nel Piceno: operaio cade da un’impalcatura a Centobuchi

Si tratta di un 58enne, portato con l'elisoccorso in gravi condizioni all'ospedale Torrette di Ancona. Ha fatto un volo di due metri

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L'eliambulanza

ASCOLI – Cade da un’impalcatura mentre lavora in un cantiere. L’incidente è avvenuto questa mattina (venerdì 26 aprile) nel Piceno, lungo la strada Salaria, a Centobuchi di Monteprandone. Vittima un uomo di 58 anni, che è stato trasportato in codice rosso, con l’eliambulanza, all’ospedale Torrette di Ancona. Sul posto sono intervenuti i sanitari inviati dalla centrale operativa del 118 e sarà ora compito dell’attività giudiziaria e degli enti preposti alla vigilanza accertare cause e dinamica dell’accaduto. Il lavoratore sarebbe caduto da almeno due metri e ha battuto violentemente la testa.

Incidenti sul lavoro, l’allarme

Una vicenda, questa, che ha di nuovo rimesso al centro dell’attenzione la necessità di prevenire ed evitare che si verifichino incidenti sul lavoro. Ad alzare la voce, anche in vista proprio della ‘Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro’ che si celebrerà domenica 28 aprile, è Guido Bianchini della Uil.

«Nelle Marche, le denunce di infortunio, nel primo bimestre del 2024, sono state 2.487 con una crescita del 2.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – spiega Bianchini -. Particolarmente colpito è il settore industriale e dei servizi, poiché si passa da 1.794 a 1.844 denunce (+2.8%) e rappresenta il 74.14% del totale. Preoccupante è l’incremento nelle Costruzioni dove si registra, nel periodo in esame, un progresso del 13.2% (da 144 a 163 denunce) che rappresenta il 6.55% del totale della regione».

«Nella provincia picena, fra l’altro, si registra il maggior incremento tra le cinque province. In generale – conclude Bianchini -, oltre 1.000 infortuni all’anno e 3,5 morti al giorno sono una vera vergogna per un paese civile. Indubbiamente la scarsa attenzione alla sicurezza, il poco rispetto delle normative, il mancato utilizzo dei dispositivi di prevenzione e la forte presenza di lavoratori irregolari o addirittura in ‘nero’ presenti nel settore, sono aspetti preponderanti in tale situazione di emergenza».

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