Ascoli Piceno-Fermo

Crisi idrica nel Piceno: la Ciip ottiene 50 milioni per risolvere il problema

Si lavora sull'interconnessione tra più gestori, come se fosse una sorta di mutuo soccorso in caso di necessità

La sede ascolana della Ciip

ASCOLI – Cinquanta milioni di euro per combattere la crisi idrica nel Piceno. Sono quelli ottenuti dalla Ciip grazie al finanziamento concesso dalla Bei, la banca europea per gli investimenti, e che serviranno per realizzare importanti infrastrutture idriche sul territorio entro il 2026. Tra queste c’è quella dell’interconnessione con la realizzazione del ‘Grande Anello dei Sibillini’, che consentirà di mettere in rete i gestori del servizio idrico di Ascoli, Fermo e Macerata e garantire una ripartizione oculata della risorsa idrica a disposizione in grado di fronteggiare le necessità dei territori.

Il presidente della Ciip, Giacinto Alati

Lobiettivo

A fare il punto della situazione è il presidente della Ciip, Giacinto Alati. «L’interconnessione rappresenta una sorta di mutua assistenza tra gestori che guardano, con estrema attenzione, agli anni che verranno. Non possiamo restare seduti, a braccia incrociate, nell’attesa che piova – spiega Alati -. In queste settimane siamo riusciti a trovare nuove risorse idriche, ad esempio nel territorio di Arquata, grazie all’impegno del sindaco Michele Franchi, che non smetterò mai di ringraziare. Sono anni che i nostri collaboratori cercano di trovare nuove risorse idriche».

Crisi idrica che, nonostante le precipitazioni delle ultime settimane con piogge persistenti e anche qualche nevicata sul Vettore, non accenna a placarsi. La Ciip continua a monitorare costantemente la portata delle sorgenti e i livelli dei serbatoi per cercare di evitare disservizi anche in vista della prossima stagione turistica. «Noi abbiamo una zona ad alta vocazione turistica e non possiamo permetterci di far mancare l’acqua ai turisti – conferma Alati -. Altrimenti non saremmo un territorio accogliente».

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