Ascoli Piceno-Fermo

Controlli straordinari dei Nas fra palestre, piscine e ambulatori. Sotto la lente anche le Marche

Nell'ambito di un servizio di verifiche ad opera dei Nas su tutta l'Italia centrale, nella Regione Marche sono state controllate complessivamente 5 palestre e 12 studi medici

Foto d'archivio

Nell’ambito di un servizio di verifiche ad opera dei Nas su tutta l’Italia centrale, nella Regione Marche sono state controllate complessivamente 5 palestre e 12 studi medici abilitati al rilascio delle certificazioni medico/sportive. In particolare, le palestre controllate sono tutte della provincia di Ancona ove sono stati controllati anche 6 studi medici. Ulteriori 3 ispezioni di centri medici hanno riguardato la provincia di Fermo ed altrettanti quella di Pesaro Urbino. Nessuna irregolarità e stata riscontrata.

I militari dei 12 NAS dell’Italia centrale – nel corso di un servizio coordinato disposto nella seconda metà di settembre dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma – hanno effettuato mirati controlli presso centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori al fine di garantire il rispetto della normativa vigente in merito al rilascio di certificati medici per lo svolgimento di attività sportiva.

Nel corso delle numerose ispezioni, finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza degli atleti e degli sportivi in generale, è stato verificato il possesso e la regolarità dei certificati di idoneità degli iscritti e frequentatori degli impianti sportivi, accertando:

– l’adeguatezza generale delle strutture e l’eventuale presenza di locali adibiti a studio medico in assenza delle previste comunicazioni alle Autorità competenti;

– la presenza, regolare manutenzione e revisione del “DAE” (Defibrillatore Automatico Esterno);

– l’adozione di misure protettive e preventive connesse ai rischi per la presenza del batterio della “legionella”.

Le ispezioni hanno interessato complessivamente 413 centri sportivi, accertando violazioni presso 118 di essi (pari al 28 % degli obiettivi ispezionati), 7 dei quali sono risultati oggetto di provvedimento di immediata sospensione delle attività, emessi dalle competenti Autorità Sanitarie e Amministrative a causa delle gravi irregolarità riscontrate, quali: l’assenza del defibrillatore salvavita obbligatorio nello svolgimento di attività sportiva; l’aver attivato all’interno di palestre ambulatori in assenza delle previste autorizzazioni; il rilascio di certificazione medica per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica, da parte di medici prescrittori non autorizzati.

In altri 7 casi i militari operanti, per le non conformità rilevate, hanno avanzato analoga richiesta di sospensione, tuttora in corso di valutazione.

Complessivamente 81 le persone segnalate alle Autorità Amministrative, 9 quelle deferite in stato di libertà alle competenti Autorità Giudiziarie e 118 le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 176.000 €. Proseguiranno le verifiche dei Carabinieri dei NAS al fine di tutelare la sicurezza e l’integrità degli atleti e degli sportivi in generale, e contrastare condotte illecite in materia di certificazione medica sportiva e negligenze nell’uso dei defibrillatori salvavita

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