Ascoli Piceno-Fermo

Comunanza, i bimbi della materna tornano a scuola in un nuovo edificio. L’appello dei genitori

Il 7 gennaio scorso una fuga di gas dalla vecchia scuola provocò malori in 4 bimbi e una maestra. Intanto contiuano le indagini sull'incidente. Il sindaco Alvaro Cesaroni: «Magistratura a lavoro»

Bambini, gioco (Foto di Aline Ponce da Pixabay)

ASCOLI – Sono tornati oggi a scuola gli 80 bambini della Materna di Comunanza, protagonisti loro malgrado di un brutto episodio avvenuto il 7 gennaio. In quel giorno una fuoruscita di monossido di carbonio provocò malori a 4 alunni e ad un’insegnante dell’istituto, che poi dovettero ricorre alle cure del Pronto Soccorso. L’edificio fu rapidamente evacuato dal personale docente e amministrativo, e questo permise di evitare conseguenze peggiori legate alla fuga di gas provocata dal malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Le lezioni della Materna dell‘Istituto interprovinciale dei Sibillini, erano ospitate temporaneamente in una vecchia struttura, situata in via Pascali, di proprietà della Curia. E questo perchè non erano terminati ancora i lavori di ristrutturazione dell’edificio nuovo di via Giordano Bruno. Ora l’opera è stata completata, ed oggi i bambini provenienti non solo da Comunanza ma da diversi paesi del comprensorio montano piceno, sono potuti tornare a lezione.

«Le attività si possono svolgere in tutta sicurezza- spiega il sindaco Alvaro Cesaroni – anche perchè l’edificio di proprietà comunale che le ospita non solo è adeguato negli spazi e nelle funzionalità ma dotato di tutte le certificazioni necessarie. Tra un mese ci saranno trasferite anche le lezioni dell’Asilo nido».

Quanto alle indagini in corso sul grave incidente avvenuto il 7 gennaio, il sindaco afferma: «La magistratura sta svolgendo il suo lavoro e verificando di chi siano le eventuali responsabilità».

Sulla vicenda l’avvocato Olindo Dionisi ha presentato una querela in rappresentanza di un gruppo di familiari degli alunni coinvolti nel grave caso. Al momento comunque non risultano indagati da parte della Procura di Ascoli, in relazione all’incidente.

I genitori dei piccoli hanno comunque chiesto ufficialmente al Comune di far installare nel nuovo edificio delle spie anti monossido di carbonio, per prevenire qualsiasi fuoriuscita o dispersione pericolosa.

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