Ascoli Piceno-Fermo

Comunali a San Benedetto, Pd e liste civiche riaffermano la candidatura a sindaco della Bottiglieri

Tensione alta nel centrosinistra locale, con i Cinque Stelle che vogliono il loro esponente come capolista. Matteo Ricci chiede ai contendenti di aprire un secondo tavolo di confronto

Municipio di San Bendetto

ASCOLI- «Ad oggi per chi non avesse ben chiara la situazione, esiste solo una figura che è sostenuta dal PD, Articolo Uno e Nos, e che corrisponde a una donna dal profilo civico e indipendente, la dottoressa Aurora Bottiglieri».

Lo riafferma il segretario comunale dei Dem di San Benedetto del Tronto, Claudio Benigni a proposito delle candidature a sindaco nelle elezioni amministrative di autunno. Un messaggio diretto sia al Movimento 5 Stelle, con cui il dialogo – seppur difficile – è aperto da mesi, che a Paolo Canducci, esponente dei Verdi-Rinascimarche che in precedenza aveva partecipato al tavolo del centrosinistra, chiedendo ripetutamente le primarie di coalizione. Ma ora Canducci sembra si sia sfilato dal confronto, lanciando la sua candidatura a primo cittadino insieme ad alcune liste civiche (con tanto di manifesti già affissi in città).

I Cinque Stelle dialogano ma vogliono capolista Angelini

I Grillini invece, insistono sul loro nome come guida della possibile coalizione progressista: «Serafino Angelini è il candidato migliore e più competente che si possa mettere in campo a San Benedetto», ha detto recentemente l’ex consigliere regionale Peppino Giorgini. Un braccio di ferro che continua, nonostante il dialogo ufficiale che Pd e 5Stelle perseverano a portare avanti nonostante le diffidenze reciproche. Un dialogo che alcuni giorni fa era sfociato in un indiscrezione che dava per fatto l’accordo, con la Bottiglieri sindaco e Angelini vice. Ma evidentemente l’intesa non c’è ancora, e i Grillini che a San Benedetto hanno una buona base spingono per piazzare come capolista il loro militante, geologo da anni impegnato in politica.

Serafino Angelini dei Cinquestelle

Il senatore Giorgio Fede come mediatore

A fare da mediatore, sembra sia rimasto solo il senatore pentastellato Giorgio Fede, che ogni tanto lancia messaggi concilianti tra le due parti e lavora per arrivare ad una soluzione comune, in funzione anti-Piunti. Allo stato attuale delle cose, però il percorso non è arrivato all’ultimo miglio, sempre che le due principali forze del centrosinistra locale decidano alla fine di ingaggiare insieme la battagli elettorale.

Matteo Ricci chiede l’apertura di un secondo tavolo del centrosinistra

A cercare di favorire un accordo, è giunta anche la voce importante del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che ha chieso di aprire un secondo tavolo di confronto sul quale presentare una rosa di nomi per ricercare una soluzione politica tra le tre aree più rappresentative della, città (Pd-Rinascimarche e Cinque Stelle).

I Democratici di San Benedetto, insieme ad Articolo Uno e Nos non negano questa possibilità, ma intanto vanno avanti con il loro progetto.

Claudio Benigni segretario del Pd

Per il segretario Pd Benigni si è fatto tutto il possibile per una soluzione comune

«Il Partito Democratico fin dallo scorso 7 novembre – ricorda il segretario Claudio Benigni – ha intrapreso un percorso lungo e a tratti faticoso con l’obiettivo di formare una coalizione che fosse la più larga e coesa possibile, partendo da un contesto di disgregazione durato cinque anni. Otto mesi di tavoli, assemblee e trattative con il fine di definire un programma comune e quindi di ricercare un candidato sindaco condiviso dall’intera coalizione.
Rispetto a quel tavolo – aggiunge Benigni – qualcuno lo abbandonò, altri lo respinsero, ma quelli che si sedettero sono ancora lì, disponibili al dialogo con tutti. Ed il Partito Democratico è stata l’unica formazione politica che con grande senso di responsabilità ha fatto fare un passo indietro al proprio candidato di bandiera, seppur nominato con il 98% di consensi.
Espletata la fase delle consultazioni siamo arrivati a questa decisione (la Bottiglieri: ndr), certo sofferta ma votata in maniera unanime e in piena autonomia dall’assemblea comunale, sia perché abbiamo ritenuto che i personalismi non avrebbero favorito l’unità, sia perché, dopo una stagione divisiva come quella vissuta, una figura terza sarebbe risultata più inclusiva di una candidato del PD».

Secondo Benigni si è tratta di «un passo indietro scevro da logiche personalistiche o politiche che purtroppo, non è stato preso in considerazione da nessuno degli altri candidati, i quali neppure hanno mai proposto soluzioni alternative su cui convergere, nonostante fosse stato esplicitamente chiesto».

Dunque noi le abbiamo provate tutte per arrivare ad un accordo ampio, sembra dire il segretario Dem, ma ora abbiamo fatto questa scelta, nella persona della dott.ssa Aurora Bottiglieri. E su questa scelta discutiamo il programma ed il resto. Di certo a breve arriverà una risposta dei Cinque Stelle, che dovranno anche loro scegliere se forzare ancora su un candidato di bandiera che magari non supera il primo turno, o provare a vincere insieme a Pd ed alleati. Le prossime settimane saranno determinanti per comprendere come evolverà la situazione. La sfida sarà poi con il sindaco uscente Pasqualino Piunti, espressione dei principali partiti della destra, e il candidato centrista Antonio Spazzafumo.

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