Ascoli Piceno-Fermo

Colpisce l’arbitro con un pugno: choc nel Piceno, calciatore dilettante squalificato per 4 anni

Si tratta di un ragazzo che milita nell'Acquaviva, squadra di Seconda Categoria. L'episodio è avvenuto contro la Castoranese

ASCOLI – Quattro anni di squalifica. È questa la sanzione rimediata da un calciatore dilettantistico del Piceno per aver dato un pugno all’arbitro. Un episodio che, sul territorio, ha destato scalpore, perché capita raramente che si verifichino simili episodi di violenza in campo. Soprattutto nelle categorie minori. L’episodio, invece, è avvenuto sabato scorso (14 gennaio) ma il comunicato del giudice sportivo è uscito ieri pomeriggio.

La ricostruzione

Protagonista del gesto un calciatore dell’Acquaviva che, nella gara del girone H di Seconda Categoria, sul campo della Castoranese, ha colpito alla nuca il direttore di gara, il quale di conseguenza ha immediatamente sospeso la partita. Il fatto è accaduto al 21’ minuto del secondo tempo, sul risultato di 1-0 per la Castoranese. Il giudice sportivo, una volta letto il referto dell’arbitro, visto che quest’ultimo ha fatto persino ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Fermo dopo aver ricevuto il colpo, ha adottato la ‘mano pesante’, squalificando il calciatore fino al 18 gennaio del 2017. Dunque, per quattro anni effettivi. Sanzione pesante anche per la squadra, che ha perso la partita a tavolino per 3-0, anche se in realtà l’Acquaviva stava perdendo la gara anche sul campo, fino al momento dell’aggressione. La società sportiva è stata ritenuta responsabile oggettivamente del fatto violento che ha indotto l’arbitro a sospendere definitivamente il match.

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