Ascoli Piceno-Fermo

Choc a San Benedetto, picchiate dal buttafuori in un locale: due giovani sorelle finiscono in ospedale

Il locale rischia la sospensione della licenza. Sulla vicenda stanno indagando le forze dell'ordine, che hanno già visionato i filmati

Il commissariato di polizia di San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Chiedono aiuto a un buttafuori ma, anziché essere aiutate, sarebbero state addirittura picchiate. È quanto sarebbe accaduto a due sorelle, nella notte tra domenica e lunedì, in un noto locale da ballo di San Benedetto. Le giovani erano state palpeggiate all’interno del locale, per poi precipitarsi fuori a chiedere l’intervento dell’addetto alla sicurezza. Quest’ultimo, però, invece di dar loro una mano, avrebbe schiaffeggiato una delle due ragazze, mentre all’altra avrebbe rotto la mandibola. Entrambe sono finite all’ospedale di San Benedetto. La giovane con la mandibola rotta è ricoverata con una prognosi che potrebbe essere superiore ai 30 giorni, mentre la sorella è stata visitata e medicata al pronto soccorso per le conseguenze della stretta a un braccio e il ceffone al volto. Sul presunto gravissimo episodio di violenza sono in corso le indagini del personale del commissariato di pubblica sicurezza di San Benedetto.

La ricostruzione

Tutto sarebbe accaduto intorno alle tre di notte. Mentre ballavano, le due ragazze sarebbero state avvicinate da un uomo di mezza età che le avrebbe palpeggiate. Le sorelle sono subite fuggite per chiedere aiuto a un buttafuori. Alle giovani sembrava che quest’ultimo non le stesse ascoltando e una delle due avrebbe afferrato l’uomo per un braccio, cercando di attirarne al meglio l’attenzione. E la reazione dell’addetto alla sicurezza, appunto, sarebbe stata quella di picchiarle. È d’obbligo, però, usare il condizionale, visto che le indagini sono in corso e deve ancora essere fatta luce su una vicenda che, però, ha già suscitato sdegno a San Benedetto.

La polizia ha già visionato le telecamere di videosorveglianza del locale. L’addetto alla sicurezza lavora per un istituto di vigilanza privata, ma il locale corre il rischio di sospensione temporanea della licenza, in base all’articolo 100 del Tulps, ovvero il ‘Testo Unico di Pubblica Sicurezza’.

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