Ascoli Piceno-Fermo

Castelli: «Una nuova stazione montana per rilanciare il Piceno»

Un investimento da dodici milioni per favorire le presenze turistiche almeno dieci mesi all'anno, anche senza neve

Il rendering del progetto

ASCOLI – Una stazione montana 4.0, che faccia i conti con i cambiamenti climatici e con la sempre maggior scarsità della neve offrendo nuove opportunità, dall’escursionismo ai percorsi didattici per i bambini. E’ questo il progetto che la struttura commissariale guidata dal senatore Guido Castelli, di intesa con la Regione Marche e la Regione Abruzzo, ha in serbo per la montagna picena, attraverso dodici milioni di euro che verranno investiti proprio per rilanciare il territorio.

L’obiettivo

«A Monte Piselli tutti gli attori istituzionali stanno sviluppando l’idea di un centro montano contemporaneo – spiega Castelli -. Ciò al fine di generare un’offerta che favorisca le presenze lungo l’intero arco dell’anno. Bisogna fare in modo che le nostre montagne vivano anche senza neve». A tal proposito, il primo passo sarà la realizzazione di una cabinovia che possa collegare San Giacomo a Monte Piselli. «Da un lato – prosegue il commissario alla ricostruzione, che da un anno ha impresso un evidente cambio di passo nel post sisma erogando più di un miliardo di euro per la ricostruzione privata -, riteniamo che tale struttura sia fondamentale per evitare alle persone di dover percorrere la strada che porta alle ‘Tre Caciare’ che è inadeguata. Dall’altro, si può offrire una bella opportunità a chi vuole salire in vetta anche per dedicarsi alle escursioni o altre attività che vanno al di là dello sci e degli sport sulla neve».

Gli step

Nel rendering del progetto, la stazione di partenza della cabinovia sarà collocata tra il parcheggione di San Giacomo e l’hotel Remigio. Inoltre, si cercherà anche di riqualificare lo storico rifugio Pizi. «Per questa fondamentale struttura si può provare a reperire nuovi fondi pubblici, ma non è semplicissimo – continua Castelli -. Al contrario, si potrebbero prevedere forme di partenariato pubblicato-privato in modo tale che chi la riqualifica possa gestirla. Ritengo però strategico e decisivo ripristinare quel rifugio. Sennò questa logica della montagna moderna, che faccia i conti con la crisi climatica, non è perseguibile. Inoltre, sulla scorta di quanto già ipotizzato dal Cotuge, sarà necessario elaborare un piano di fruizione del comprensorio montano con sentieri e piste sia per gli escursionisti che per gli amanti della bici, da sfruttare quando non c’è neve. Quando ce n’è poca, invece, si può pensare allo sviluppo dello sci-escursionismo, ad esempio. Con il programma Next Appennino abbiamo finanziato anche per la nostra montagna attività che vanno nel senso di organizzare al meglio il servizio di noleggio e di supporto agli appassionati del bike. Ci sono finanziamenti, anche per le associazioni – conclude il senatore -, per migliorare la fruizione di bike del comprensorio, tenendo conto anche dei servizi di noleggio, manutenzione e assistenza meccanica. Ecco, il comprensorio San Marco-Monte Piselli può essere uno dei più bei bike park d’Italia. Infine, ci piacerebbe allestire dei percorsi educativi per bambini per insegnare loro la biodiversità».

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