Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, case popolari occupate abusivamente: il Comune incarica i propri legali per mandare via chi non ne ha più il diritto

Gli alloggi in questione si trovano principalmente nei popolosi quartieri di Porta Solestà, Monticelli e Poggio di Bretta. Alcune case sono occupate da famiglie che hanno perso la possibilità di beneficiarne

Il sindaco Fioravanti con il presidente del consiglio comunale Bono

ASCOLI PICENO – È battaglia contro i furbetti. Il Comune di Ascoli scende in campo per un giro di vite nei confronti di chi occupa abusivamente le case popolari. Il tutto, fra l’altro, a pochi giorni dall’accoglimento di centinaia di domande, da parte dello stesso ente, di famiglie che avrebbero invece bisogno di una sistemazione.

Parametri non rispettati

Al Comune, infatti, risulta che in decine di appartamenti di edilizia pubblica, dunque riservati alle fasce più svantaggiate della popolazione, ci sono ancora dei nuclei familiari che, con il passare degli anni, hanno perso la possibilità di beneficiare dell’alloggio. In alcuni casi, infatti, si tratta di famiglie le cui condizioni economiche sono migliorate, in altri casi invece di persone che hanno perso lo status perché magari sono venuti meno altri parametri. Fatto sta, però, che ci sono parecchie abitazioni occupate da cittadini che non ne hanno più il diritto. Così, visto che in attesa di ottenere gli alloggi ci sono tante altre famiglie, che invece hanno tutti i requisiti per accedere a tale opportunità, il Comune ha deciso di intervenire contro i ‘furbetti’.

L’azione legale

La giunta, nella fattispecie, ha deliberato di autorizzare i legali del Comune ad avviare le procedure relative al recupero di una decina di alloggi popolari, che si trovano precisamente nei quartieri di Porta Solestà, Monticelli e Poggio di Bretta. La strategia attivata dall’ente per il recupero di questi appartamenti è stata sposata appieno anche dall’Erap, che è proprietario degli stessi edifici.

In alcuni casi, ci sono abitazioni i cui inquilini non ci sono quasi mai e si appoggiano ogni giorno a casa di familiari o amici. Anche questi soggetti perderanno il beneficio della casa popolare. Saranno, probabilmente, anche i controlli sulle bollette e sui consumi effettuati a far capire al Comune se sarà il caso o meno di togliere il beneficio a determinati nuclei familiari.

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